Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, venerdì 212 giugno 2020 -  Sono stati i tempi supplementari più belli di sempre!! Mezz’ora di calcio e spettacolo con pericolosi picchi di elettrocardiogrammi che hanno rischiato di fare andare in tilt molti cuori. Quelli dei tifosi e dei   cardiopatici. Anche una spalla rischiò molto in quei minuti finali della “Partita del Secolo”: Italia-Germania. Finita 4 a 3 per noi. Era il 17 giugno di 49 anni fa.

Redazione
 
San Marco in Lamis - giovedì 11 giugno 2020 - Lunedì 8 giugno, nell’ambito del progetto “ *crescincultura* ” selezionato dall’impresa sociale” *con i bambini* ”,  i piccoli giornalisti della redazione del ' *Tg delle buone notizie* ' hanno intervistato il *sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla,* nella location dei laboratori urbani di Artefacendo.
Il sindaco non si è sottratto alle domande dei giovani inviati, e tra promesse e cose realizzate per migliorare la nostra cittadina, si è lasciato andare anche ad un ricordo della San Marco di una volta, svelandoci alcune curiosità. Ad esempio, ci ha riferito che quando aveva la nostra età c'erano più persone e ragazzi nei quartieri. Non c'era internet e nemmeno i telefoni cellulari.

Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, giovedì 11 giugno 2020 -  Le ombre e gli oggetti avevano lo stesso profilo: nessuna linea di confine. Ma solo anima e sostanza finite, si fondono per non dare spazio ad altre divinità di creare. Muri, come non mai, prendono su di loro il peso di tutto ciò che viene spinto dalla luce di candele, che avevano dimenticato il perché della loro esistenza. Come messaggi in bottiglia che non ricordano il motivo del loro invio.

Redazione

San Marco in Lamis, mercoledì 10 giugno 2020 - Continua la protesta dei commercianti ambulanti che ogni mercoledì fanno spola dai paesi limitrofi a San Marco in Lamis, una controversia che ormai dura da tre settimane. Da una parte il sindaco che vuole dimezzare il numero degli ambulanti per questioni di sanità pubblica, dall'altra i commercianti che non vogliono cedere a fare mercato ogni due settimane. La soluzione non è facile ed entrambe le parti restano ferme senza trovare ancora una soluzione condivisa. 

Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, martedì 9 giugno 2020 -  Sembrava una terra promessa. Una meta da raggiungere per poter dire: “finalmente posso parlare e incontrare chi voglio”. Un confessionale laico a cielo aperto: i “peccati confessabili” si potevano gridare ai quattro venti, e anche se qualche estraneo ti ascoltava per caso (camminando dietro di te a pochi centimetri), non c’erano problemi, il Viale era un posto fuori dal Mondo, quello che veniva detto lì sopra era come se fosse un “bene per l’Umanità”.

Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, lunedì 8 giugno 2020 -  Quando scrissi alcune puntate della storia delle radio locali del nostro paese, non sapevo che tra i tanti speaker che si sono succeduti ai microfoni di Radio Sammarco ci fosse stato anche Giggino Pignatelli (il calciatore). Il quale mi sorprese quando mi parlò di un programma radiofonico che ripercorse per quasi venti puntate la “Storia della Canzone Napoletana”, come parte tecnica si avvalse di un giovane Gianni Martino (ex bar Aurora) al mixer. Trasmissione trasmessa nell’autunno del 1977.

Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, lunedì 8 giugno 2020 -  Sapete qual è il programma a colori più visto della storia della televisione italiana? Veramente non era un programma vero e proprio, ma un’immagine. Fissa. Ma che aveva anche un rumore di fondo, che faceva: “huuuu…” Sempre così, tutti i giorni almeno dalle ore 8 fino alle ore 12. Per anni.

Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, venerdì 5 giugno 2020Ci sono parole per parlare, e parole per pensare. E ci sono parole per poche persone che hanno tempo per capirle. E se non vengono capite, significa che sono solo per chi le ha scritte: il resto del creato non esiste. Comunicare con versi, senza aiutarsi con “l’espressione del corpo”, come quando si recita, è da pochi. Le parole sono talmente vicine le une alle altre, che spesso sono usate inutilmente: quando sono troppe.

Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, venerdì 5 giugno 2020 - Si aspettava sempre che entrasse qualcuno con il formaggio: poi gli odori di una credenza di tanti anni fa, c’erano tutti! Il pane appena sfornato e “piegato” dentro una carta di colore marrone, c’era; i peperoni che ti guardavano da dentro il barattolo trasparente, c’erano; la mortadella stratificata quasi sottovuoto, che sembrava composta da tante ostie giganti di colore rosa, c’era; il vino dentro delle bottiglie  impagliate somiglianti a delle damigiane in miniatura, c’era anche lui, rosso e bianco, a volte rosato.

Redazione

San Marco in Lamis, mercoledì 3 giugno 2020 -  Non si ferma la protesta dei commercianti ambulanti a San Marco in Lamis, secondo mercoledì dopo quello di una settimana fa che ha aperto una frattura tra il sindaco Michele Merla e i rivenditori che fanno spola nel centro cittadino ogni metà settimana. Oggi bancarelle chiuse e raccolta firme contro un provvedimento non digerito dai rappresentanti degli ambulanti. L'ordinanza di prevenzione contro il covid-19 riduce a metà il numero dei commercianti presento ogni mercoledì e cioè da 160 a 80 bancarelle che si dovrebbero alternare ogni 15 giorni. 

Redazione

San Marco in Lamis, mercoledì 3 giugno 2020 - Sono in corso le indagini dei carabinieri sull'incendio avvenuto due notti fa - intorno alle 3.30 -  a San Marco in Lamis all'interno dell'autoparco della Sita, dove un autobus della Bonfitto viaggi è andato a fuoco.  Nel rogo un mezzo è andato completamente distrutto, le fiamme si sono poi estese a un secondo autobus che però ha subito danni più lievi.  (Foto e Fonte Foggiatoday). Sul posto i vigili del fuoco e i militari che dovranno accertare l'eventuale matrice dolosa dell'incendio, analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza. 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, mercoledì 3 giugno 2020 -  La coscienza alla fine riemerge sempre. Almeno nella maggior parte degli uomini. E in quelli che non riemerge, è perchè non c’è stato tempo: sono morti prima di chiedere perdono. Il male fatto non si può dimenticare, nemmeno a distanza di decenni. È una prerogativa della nostra specie: abbiamo l’esclusiva di poter ammettere aver sbagliato.