Associazione Ja

San Marco in Lamis, lunedì 29 gennaio 2018 - “Cara Professoressa” è una vera e propria bomba ad orologeria. Inizia con tutte le prerogative del più comune dramma borghese, di una di quelle pièce imbellettate e flaccide, per poi attivare il conto alla rovescia che porta dritti all’esplosione finale. È un viaggio dall’esterno verso l’interno. Quattro ragazzi dal viso pulito, in visita dalla loro più cara professoressa, entrano intimiditi e rispettosi, con un regalo di gran lusso, per poi trasformare la casa in un campo di battaglia fatto di colpi bassi, staffilate, parole arcigne, sguardi biechi e frasi scabrose dette in punta di fioretto.

Maria Schiena

San Marco in Lamis, lunedì 29 gennaio 2018 -  In questo giorno della memoria, dedicato a tutte le vittime del nazismo, sento il dovere di ricordare i Caduti sammarchesi nell’ultimo conflitto e in particolare i 49 Internati Militari che hanno trovato la morte nei lager tedeschi in Germania, in Polonia, in Grecia e nelle acque dell’Egeo. Il mio proposito è in linea con lo spirito della Legge n. 211 del 20 luglio 2000 - approvata dal Parlamento italiano in largo anticipo rispetto alla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005  - che negli articoli 1 e 2 definisce così le finalità e le celebrazioni del Giorno della Memoria:

Grazia Galante

San Marco in Lamis, lunedì 29 gennaio 2018 -  Descrizione del libro: Le valigie sulla reticella con l'etichetta di lontani alberghi, il venditore di cestini da viaggio sul binario, il fischio del capostazione e la locomotiva che sibila: altrettante istantanee nostalgiche di un itinerario sentimentale che ha come protagonisti il treno e le stazioni. Ma l'immaginario del treno continua a vibrare; oggi con un grande sforzo tecnologico la ferrovia si prende la rivincita sull'automobile, accorciando l'Italia.

Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico - domenica 28 gennaio 2018 - Un tempo marinare la scuola alle Superiori o all’ultima classe delle medie era uno ‘sport’ bello e praticato da tutti, sia a San Marco in Lamis, sia a San Giovanni Rotondo. Qui si concentravano in massima parte gli studenti del distretto, a cui erano partecipi anche quelli di Rignano Garganico. Oggi non più. Forse perché farlo  non è più una piacevole trasgressione, ma un evento estremamente noioso ed insignificante.

Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis - domenica 28 dicembre 2018 - Come preannunciato, Giovedì 1 febbraio, alle ore 18.00, si torna di nuovo nell’Auditorium della Biblioteca comunale di San Marco in Lamis. Lo si fa  per  affrontare e discutere tematiche importanti del l’attualità e della cultura. A proporre l’evento è sempre la Fondazione “Angelo e Pasquale Soccio”, presieduta da qualche anno dallo storico Michele Galante.

Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis - domenica 28 gennaio 2018 - Le orme lamentavano l’assenza di peso che le creò. Avevano vita propria. Non sentivano su di esse la presenza di peccati e speranze mosse da uno spirito vitale che da tempo non dava segnali di vita. Le orme vivono come facciamo noi. Sentono i nostri respiri quando volano e quando rimangono sospesi.

PD di San Marco in Lamis

San Marco in Lamis, sabato 27 gennaio 2018 -  A poco meno di tre settimane dall’inqualificabile gesto che ha avuto come vittima il vicesindaco Angelo Ianzano, e da altri precedenti gravissimi episodi a danno di comuni cittadini che si sono visti vandalizzare la propria automobile, dobbiamo ancora una volta ribadire la ferma condanna di qualsiasi atto teso a minare il rispetto per la nostra città, per i suoi cittadini e per il nostro vivere civile.

Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, sabato 27 gennaio 2018 -  Se vengono letti sembrano dei codici a barre ante litteram. Sono solo numeri, senza lettere, a volte nemmeno troppo lunghi. Ma che sostituiscono la dignità di milioni di persone, che sono morte nei campi di concentramento nazisti. Nessuno però e riuscito a capire cosa fosse passato nella mente di gente che, governata da Hitler, ad un certo punto della storia decise di uccidere senza pietà ebrei soprattutto, ma anche zingari e omosessuali. Non penso che alla base di questa pazzia ci fosse l’idea di “pulire” il mondo uccidendo chissà quante persone.

Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis, sabato 27 gennaio 2018 - Da  domani, 27 gennaio 2018, in mostra permanente al Museo della Shoah di Roma, in Via del Portico d’Ottavia 29, tre maxi quadri  sul tema di Nick Petruccelli (classe 1940). L’artista,  novella ed originale ‘voce’ dell’arte figurativa contemporanea, è originario di San Marco in Lamis, dove ha sempre vissuto, dopo l’annosa e tormentata emigrazione giovanile, trascorsa in Australia (dove ha frequentato la Techinics School di Melbourne) e in Germania.  Si tratta di due opere della collezione“Fabbriche della morte” e di una del “grande bluff”.

 

Foggiatoday.it

San Marco in Lamis, venerdì 26 gennaio 2018 - Un parabrezza distrutto, un vetro infranto e due pneumatici tagliati: questo il bilancio dell’increscioso episodio avvenuto ieri sera, dopo le 19, in via Damiano Chiesa a San Marco in Lamis. Vittima dell’accaduto l’avv. Michele La Porta, esponente cittadino ed ex consigliere comunale del PD. Secondo le prime indiscrezioni ad agire sarebbe stato un soggetto mascherato, tant’è che ieri in paese si festeggiava il giovedì grasso. L’autore dell’atto intimidatorio o vandalico, quindi, potrebbe aver agito approfittando della confusione generale.

Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, venerdì 26 gennaio 2018 -  In effetti il mistero rimane. Anche se sono passati oltre 2.000 anni. Stiamo ancora ad interpretare, cercare di capire, tradurre quello che Gesù disse… e che non scrisse mai!!! Eppure sappiamo che sapeva leggere!! Come quando entro nella sinagoga di Nazareth. Non è chiaro se prima della sua missione di salvezza del mondo, subito dopo che ritornò dal deserto dove rimase per 40 giorni e 40 notti; oppure quando la sua missione di evangelizzazione era già iniziata da tempo. I Vangeli anche in questo non sono sempre d’accordo. Comunque…

Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, giovedì 25 gennaio 2018 -  Guardate bene la foto di quest’articolo. Guardate lo sguardo delle due nostre cuginette che scrutano verso la macchina fotografica. Loro sanno benissimo che le stanno fotografando (non sono mica fesse come pensiamo noi), e sanno benissimo che quella foto verrà vista da miliardi di persone.  Sapete cosa stavano pensando in quel momento? Stavano pensando  semplicemente che tra poco tocca a noi!!!! Eh, sì.