Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, venerdì 26 gennaio 2018 -  In effetti il mistero rimane. Anche se sono passati oltre 2.000 anni. Stiamo ancora ad interpretare, cercare di capire, tradurre quello che Gesù disse… e che non scrisse mai!!! Eppure sappiamo che sapeva leggere!! Come quando entro nella sinagoga di Nazareth. Non è chiaro se prima della sua missione di salvezza del mondo, subito dopo che ritornò dal deserto dove rimase per 40 giorni e 40 notti; oppure quando la sua missione di evangelizzazione era già iniziata da tempo. I Vangeli anche in questo non sono sempre d’accordo. Comunque…

 E in quella sinagoga lesse un passaggio del profeta Isaia, che per poco gli costò la vita: lo volevano buttare da una rupe!! In questo passo Gesù, dopo aver proclamato la profezia messianica del cap. 61 di Isaia, ne presenta anche la realizzazione, alludendo implicitamente alla sua persona: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

A quelle parole nella sinagoga si scatenò l’inferno. Però l’episodio ci fa capire che Gesù sapeva leggere e quindi scrivere, ed era un Rabbi (maestro) altrimenti non poteva leggere le Sacre Scritture.

E allora perché non scrisse mai nulla?? Perché adesso ci andiamo ad infilare in un discorso dal quale non ne usciremo vivi?? Non è colpa mia, ma il problema è che stanno mettendo mano all’unica preghiera che ci lasciò Gesù: il Padre Nostro. Dopo 2.000 anni qualcuno si è accorto che c’è qualche parola che non convince in questa preghiera. Dopo 2.000 anni????

Ma questi “esperti del settore” finora a cosa hanno pensato?? Lasciamo perdere a cosa hanno pensato: l’elenco è troppo lungo!!

Ricordiamo che Gesù parlava in aramaico, una lingua morta semitica, e che i Vangeli vennero scritti in greco. Già con questi due passaggi  “linguistici” il discorso inizia a non essere molto lineare. Comunque…

La frase poco chiara che cambieranno del Padre Nostro è: “Non ci indurre in tentazione”, che sarà sostituita da: “E non abbandonarci alla tentazione”. Il papa ha così motivato la correzione(!!??) delle parole di Gesù: “Sono io a cadere, non è Lui che mi butta nella tentazione per poi vedere come sono caduto. Un padre non fa questo, un padre aiuta ad alzarsi subito. Chi ci induce in tentazione è Satana, è questo il mestiere di Satana”.

Scusate, cerco di capire: ma è possibile che Gesù non si spiegò bene? Era confuso in quel momento? Ma anche se fosse, perchè non si corresse dopo? Come dire: “Fratelli, vi ricordate quando vi dissi che dio ci induce in tentazione? Allora, dimenticate e considerate invece: “E non abbandonarci alla tentazione”.

E poi, al di là delle parole sbagliate o meno, ma secondo voi  dio non sa cosa vogliamo chiedergli??? È onnipotente, onnisciente!! 

 Sinceramente sono in difficoltà a fare degli esempi cosi imbecilli!!! Ma mi ci portano su questi binari!! Non è colpa mia!!! Comunque…

Riprendiamo il discorso delle traduzioni: allora, per farla breve diciamo  che la traduzione dalle origini è sbagliata. E se fosse sbagliato non solo questo passo, ma tanti altri in tutti i Vangeli?? In questo caso il discorso si complica non poco.

Purtroppo Gesù non mise mai nero su bianco di tutto quello che disse. E nessuno sa il perché. Ma, c’è un curioso Vangelo apocrifo (e gnostico), quello di Tommaso, che raccoglie 114 detti di Gesù. La sua data di composizione è dubbia: alcuni studiosi lo ritengono contemporaneo dei Vangeli sinottici, se non addirittura antecedente a questi, quindi del primo secolo.

Qualcuno ha azzardato un’ipotesi quasi fantascientifica (quasi). Siccome i 114 detti iniziano tutti con la frase: “Gesù disse…”, forse Tommaso era lì che trascriveva “in diretta” tutto quello che Gesù disse??

Però, anche se così fosse, il problema di quello che disse Gesù (anche se in diretta) sussiste: se leggete questo Vangelo non si capisce quasi nulla!!! Non parla cronologicamente della vita di Gesù, ma di quello che disse. E quello che disse a Tommaso, non è chiaro per niente!!!

Soundtrack: “La Buona Novella” (l’album) - Fabrizio De Andrè

Film recommended: “L’inchiesta” di Damiano Damiani

 

Mario Ciro Ciavarella