Redazione

San Marco in Lamis, martedì 14 aprile 2020 - Alexis poeta sammarchese dedica una nuova composizione al Grande Joseph Tusiani recentemente scomparso a New York deve viveva. Joseph Tusiani (San Marco in Lamis, 14 gennaio 1924– New York, 11 aprile 2020) è stato un poeta, professore universitario e traduttore statunitense, di origini italiane. Giuseppe Tusiani, Joseph Tusiani dal suo trasferimento in America, è stato un poeta italiano conosciuto anche come "Poeta dei due mondi" scrisse diverse liriche alcune non presenti al pubblico. ...

Antonio Villani

San Marco in Lamis, lunedì 13 aprile 2020 - Ieri sera mi sono sentito ferito e offeso, come devoto della Madonna Addolorata, come cittadino sammarchese, rispettoso del lavoro di quanti, sempre, si prodigano per la salvaguardia della nostra sicurezza. Lo spettacolo cui ho assistito, tramite i social, del rito del venerdì santo, offerto alla presenza di un numero cospicuo di fedeli (quanti erano?) è stato agghiacciante. Sono stato ferito, pensando alle vittime di questa "guerra" contro il nemico invisibile, del cui numero preciso invece ogni giorno ci viene dato conto a testimonianza della gravità del momento.

Redazione

San Marco in Lamis, lunedì 13 aprile 2020 -  La triste pagina di cronaca che ha riempito le prime pagine di quotidiani illustri, i palinsesti dei telegiornali nazionali ha messo in luce il campanilismo becero della comunità garganica e lo scotto dell’immediatezza della notizia che ha portato molti a scrivere senza neanche preoccuparsi di informarsi su cosa è realmente accaduto. Si é scritto di messe, processioni e Via Crucis ma altro non era che un canto dello Stabat Mater comunitario e un affidamento della città sammarchese e del territorio garganico tutto alla Vergine Addolorata.

Redazione

San Marco in Lamis, lunedì 13 aprile 2020 - Pubblichiamo una lettera arrivata in Redazione. "Cara direttore di Sanmarcoinlamis.org ti ringrazio anticipatamente per avermi dato la possibilità di scrivere queste mie parole. In questi giorni ho letto di tanti giudici, avvocati, sapienti, tutti pronti a puntare il dito contro don Matteo, solo perché come ha sempre fatto voleva ancora una volta fare qualcosa di buono per San Marco. Purtroppo si è fidato di un popolo che "non merita.", anche se quella sera era presente una piccola parte, tutti hanno avuto la presunzione di scagliarsi contro don Matteo con accuse e termini anche molto pesanti.

Prof. Pinuccio La Porta

San Marco in Lamis, domenica 12 aprile 2020 -  Carissimi sammarchesi, non sono solito scrivere sulle emittenti locali, poiché preferisco che siano i giovani a farlo dai quali c’è sempre qualcosa da imparare. Ma in questo caso spero che mi consentiate di esprimere il mio punto di vista in assoluta libertà e senza la pretesa di voler convincere qualcuno in quanto sono uno spirito libero: vivo e lascio vivere. La nostra cara San Marco, da un po’ di tempo, sembra essere attraversata da un vento subdolo e cattivo a cui noi, onesti e laboriosi cittadini, non eravamo assolutamente preparati in quanto abituati a vivere in pace e in allegria.

di Melina Gaggiano

San Marco in Lamis, domenica 12 aprile 2020 -  La vita scorre veloce, il tempo avanza inesorabile, i giovani scappano, le imprese chiudono e gli artigiani piangono. Il mio paese si chiama San Marco in Lamis in provincia di Foggia e racchiude tutte le caratteristiche che ci si aspetta da un piccolo paese: tradizione, unicità e semplicità. Tra le numerose tradizioni senza ombra di dubbio ci sono le Fracchie patrimonio dell’Unesco: grandi torce infuocate e portate in processione il Venerdì Santo lungo le vie del paese illuminando la strada alla Madonna che è alla ricerca del Cristo ormai morto.

Giuseppe Delle Vergini

San Marco in Lamis, sabato 11 aprile 2020 - Proprio stamattina avevo inviato una mail per gli auguri di Pasqua a Joseph Tusiani. Così abbiamo sempre fatto per le feste. Ma non credo l'abbia letta. Mi piace però pensarlo. Ora il Professore non c'è più. Almeno qui tra noi. Ma restano a farci compagnia ogni suo scritto, ogni sua poesia. E questo consola per chi avrà voglia e curiosità di leggerlo ancora. A lui devo l'incoraggiamento a scrivere e gliene sarò sempre grato.

Redazione

San Marco in Lamis, sabato 11 aprile 2020 - Un fulmine a ciel sereno quello che ieri sera "ha colpito" il sindaco di San Marco in Lamis, Michele Merla e il Prete della chiesa Addolorata di San Marco in Lamis, Don Matteo Ferro. Un momento di preghiera del venerdì santo si è trasformato in un boomerang mediatico di polemiche scaturite dalla partecipazione di tantissime persone, in un momento in cui il DPCM del presidente del Consiglio dei Ministri vieta gli assembramenti anti-coronavirus, che hanno partecipato alla manifestazione religiosa davanti la chiesa della Madonna Addolorata.  Di seguito il video registrato pochi minuti fa dal primo cittadino di San Marco in Lamis. 

La Lega San Marco in Lamis

San Marco in Lamis, sabato 11 aprile 2020 - Quello che è successo ieri sul sagrato della Chiesa della Madonna Addolorata di San Marco in Lamis è qualcosa di inconcepibile ed inaccettabile. Dopo tutte le misure adottate, dopo tutti i sacrifici imposti, dopo tutte le rinunce accettate, dopo le notevoli perdite economiche, gli impegni profusi di uomini e mezzi dell'intera collettività, organizzare, ma anche solo idearla, tale iniziativa in spazi aperti con diretta Facebook, autorizzare, partecipare, acconsentire, permettere o quantomeno non interrompere tutto questo è inverosimile.

Antonio Del Vecchio

San Marco in Lamis, sabato 11 aprile 2020 -  Continua a generare stupore in ogni dove il raduno di folla, avvenuto ieri sera in pompa magna con tanto di autorità e cittadini inconsapevoli di ogni gravità  davanti alla Chiesa dell’Addolorata, a San Marco in Lamis. Tanto per la S.Messa e il rito della preghiera del Venerdì Santo, noto in tutto il mondo per la processione delle fracchie, grandi torce di legna incendiata, per illuminare il cammino della Vergine in cerca del Cristo Morto.

Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, sabato 11 aprile 2020 -  Se Cristo avesse percorso il suo Calvario senza che nessuno gli degnasse di uno sguardo (per assenza di popolo) avrebbe vissuto quello che questa sera il papa ha provato: un deserto di anime. Nessuna voce che denunciasse l’ingiustizia degli uomini nei confronti di quel povero cristo che stava per essere ammazzato. E nessun grido che invocasse pietà per quell’uomo fin troppo flagellato. Nulla. Un silenzio che farebbe invidia al momento che precedette la Creazione.

Antonio Daniele

San Marco in Lamis, sabato 11 aprile 2020 - C’è silenzio ora nel giardino vicino al Golgota. La gente è ritornata a casa. Lo spettacolo è finito. Ci sono poche guardie a vegliare, anche un po' distrattamente. Chi mai ha la forza di rotolare la pietra? Ma poi che ne faranno di un morto? Dopo qualche ora i cadaveri emettono un brutto odore! Sulla porta del sepolcro ci siamo noi. Ci siamo quando condanniamo senza appello. Ci siamo quando preferiamo mettere le nostre angosce sotto massi che non vogliamo far rotolare. Ci siamo quando non vediamo una via d’uscita.