Antonio Cera
San Marco i Lamis, venerdì 20 marzo 2015 - Un tempo tra bambini capitava che uno di noi trovandosi in difficoltà, o perché infastidito o perché si sentiva minacciato da qualcuno del gruppo, si rifugiava nella fatidica frase: glielo dirò a mio padre, o, addirittura, ti farò prendere da mio fratello! Così mi pare faccia il nostro (si fa per dire) Sig. On. Sind. quando pressato dalle sacrosante critiche dei cittadini minaccia di rivolgersi ai tribunali o invoca interventi della magistratura o, ancora, invita, a rivolgersi alla giustizia per questioni che sono di assoluta valenza politico-amministrativa.
Lo ha fatto anche con Vincenzo Villani che ha la colpa, dopo essere stato fatto oggetto da anni di insinuazioni se non di vere e proprie accuse, per presunte responsabilità per debiti contratti durante il suo incarico di assessore al bilancio nell'amministrazione Lombardi. Tutti sanno della "favoletta" dei 5 milioni di euro "distratti" , a suo - suo di S. O.S.- dire dalle somme dell'Ambito Sociale di Zona: e, via anche in questo caso ad invocare i fulmini della giustizia che, purtroppo per lui e meno male per S. Marco, non si è fatta viva non avendo evidentemente riscontrato alcunchè di rilevante. Al Sig. On. Sind. non si possono fare domande, se qualcuno si permette di farlo, apriti cielo, la risposta non è nel merito, ma scatta immediatamente un perentorio e minaccioso: ci vediamo in tribunale! Ma quali sono le domande che Vincenzo Villani gli ha rivolto. Ora gliele ripeto anch'io, pur essendo convinto, come voi tutti sapete, che rivolgere domande al Sig. On. Sind. è operazione perfettamente "inutile".
Vediamo se questa volta sono più fortunato, e, quindi:
- se sia possibile sapere il nome del consigliere comunale relatore della proposta di affidamento del servizio di approvvigionamento di energia elettrica per il fabbisogno della nostra città;
- se lo stesso consigliere sia uscito dal consiglio al momento della votazione; e perché;
- se l'affidamento sia avvenuto senza l'espletamento di una regolare gara pubblica;
- se con il nuovo servizio il costo sia aumentato, e, se sì, di quanto.
Come si può vedere nulla di trascendentale, né offensivo, né, tantomeno, diffamatorio, semplici domande anche perché in questo modo forse i cittadini sammarchesi riusciranno a spiegarsi i motivi per i quali le tasse con il passare degli anni, soprattutto nel corso di questi ultimi quattro, sia aumentate a dismisura. E, mentre impazza, appunto, il dibattito cittadino sulle "tasse pazze" imposte a casaccio e su ogni cosa, dalle soffitte alle aree di pertinenza dei garage, fino alle terrazze e ai ripostigli, la maggioranza in consiglio comunale con mozione scritta (sic) non trova di meglio di chiedere la convocazione dello stesso per cercare -udite, udite !- non di porre rimedio allo scempio fiscale in atto ma, e meglio, all'opportunità di " aderire all'Associazione BORGHI AUTENTICI D'ITALIA, atteso che il nostro territorio potrebbe ottenere un rilancio della qualità sociale e culturale tramite risorse e iniziative tese a valorizzare la nostra comunità". Non contenti della bufala comica e cosmica di COMUNE GIOIELLO D'ITALIA , si avventurano in un'altra "boiata pazzesca".
Tonino Cera
PD di San Marco in Lamis