Antonio Del Vecchio
San Marco in Lamis, venerdì 9 febbraio 2024 - Si tratta del secondo appuntamento , dopo il successo della manifestazione d’avvio tenutasi il 13 gennaio scorso , a San Marco in Lamis, la città che ha dato i natali al grande letterato poliglotta, emigrato in USA nel 1947. Come si ricorderà nel corso del predetto incontro, è seguito il nutrito video messaggio della Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone. E a seguire, hanno preso la parola lo stesso Napi ( alias Napoleone) Cera, sammarchese onnipresente e segretario della medesima presidenza e Aldo Patruno, Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio.
L’andata a San Michele è un evento da salutare, perché la stessa, assieme a San Giovanni Rotondo è la città prediletta di ogni garganico, come pure lo fu per l’intera famiglia del nostro letterato, in quanto capitale storica e culturale per antonomasia e soprattutto per il culto verso il Santo Celeste, condiviso non solo dagli abitanti della Montagna del sole, ma da tutto il mondo. Passione di devozione, quest’ultima, per altro, sostenuta in ugual misura negli ultimi decenni per San Giovanni Rotondo, la città del Santo con le Stigmate, ossia Padre Pio.
Come si ricorderà, il programma delle iniziative, preparato appuntino da Sergio D’Amaro, regista unico del centenario tusianeo, in veste anche di Presidente del Centro Studi “Tusiani”, di critico e di concittadino – amico del commemorato, continuerà con tanti altri e non di meno appuntamenti sino a tutto maggio dell’anno in corso.
Tutto questo, secondo il comunicato stampa, farebbe coro allo sforzo congiunto sostenuto dall’associazione ‘’Amici di Joseph Tusiani A.P.S.’’ – Centro Studi ‘’J. Tusiani’’ di San Marco in Lamis, insieme alla Biblioteca di Foggia la Magna Capitana, inteso “… a coordinare un partenariato composto dal citato Circolo “LegambienteSud” di Monte S. Angelo e dal Centro Documentazione “L. Sciascia” – Archivio del Novecento di San Marco in Lamis, di cui è proprietario e factotum, Antonio Motta, eccellente critico e conoscitore pure lui del grande letterato in parola.
Ed ora ecco lo scopo essenziale che l’organizzazione si prefigge di raggiungere con il corposo programma. A quanto si legge a chiusura del comunicato “La celebrazione del centenario si pone l’ambizioso obiettivo di contribuire al pieno riconoscimento della sua statura letteraria e culturale di Joseph Tusiani (San Marco in Lamis, 14 gennaio 1924-New York, 11 aprile 2020). Professore di Letteratura italiana in varie università americane ed infaticabile traduttore di classici, dalle Rime di Michelangelo alla Gerusalemme liberata del Tasso e al Morgante del Pulci, Tusiani è considerato uno dei più rappresentativi autori della letteratura italoamericana della seconda metà del Novecento. Poeta in cinque lingue (italiano, inglese, spagnolo, latino e dialetto garganico), fu vincitore del Greenwood Prize della Poetry Society of England, e membro della Poetry Society of America e della Catholic poetry society of America, autore di un’autobiografia ora in edizione riveduta presso Bompiani, In una casa un’altra casa trovo (2016)”.