Antonio Daniele
San Marco in Lamis, lunedì 17 luglio 2023 - La festa della Madonna del Carmine a S. Marco in Lamis coincide con la vita della Parrocchia di S. Antonio Abate. Se la parrocchia fu istituita nel 1724, il regio consenso per la costituzione della confraternita del Monte Carmelo avviene nel 1759. Un riconoscimento importante perché la stessa riceve personalità giuridica, mentre le altre pie unioni o confraternite continuano a svolgere solo un compito di crescita nella fede ai propri iscritti. La chiesa di S. Antonio Abate è stato un luogo di accoglienza verso i poveri e di ricovero per i tanti pellegrini che a piedi si recavano sul sacro monte alla grotta di S. Michele.
Una caratteristica che ha sempre contraddistinto anche la vita della confraternita del Monte Carmelo che si è fatta carico del luogo e della formazione liturgica dei propri iscritti e di tutta la comunità. La devozione particolare dei lavoratori nelle imprese edili e la costanza dei suoi priori a curare la confraternita, fa in modo che anche quest’anno, 264° anniversario, si possa celebrare la festa della Vergine Maria. Negli ultimi anni si avverte l’esigenza di rinnovamento e di nuove forze nella vita di questa memorabile confraternita. Quest’anno la festa sarà celebrata il 17 luglio con due celebrazioni la mattina, 9.00- 11.00, e una la sera, alle ore 18.30 e a seguire la processione.
Festeggiare Maria Vergine del Carmelo ci riporta al 16 luglio 1251, quando avvenne l’apparizione a san Simone Stock, all’epoca Priore generale dell’ordine carmelitano, durante la quale la Madonna gli consegnò uno scapolare, in tessuto, rivelandogli i privilegi connessi al suo culto. La festa ci rimanda alla catena montuosa del Carmelo, alta Galilea, dove il profeta Elia, che raccolse una comunità di uomini proprio sul monte Carmelo (in aramaico “giardino”), operò in difesa della purezza della fede in Dio, vincendo una sfida contro i sacerdoti del dio Baal. Dopo molti secoli dei religiosi edificarono una chiesetta in mezzo alle loro celle, dedicandola alla Vergine e presero il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo. Il Carmelo acquisì, in tal modo, i suoi due elementi caratterizzanti: il riferimento ad Elia ed il legame a Maria Santissima. La consacrazione alla Madonna, mediante lo scapolare, si traduce anzitutto nello sforzo di imitarla, almeno negli intenti, a fare ogni cosa come Lei l’avrebbe compiuta. Tra i tanti devoti a indossare lo scapolare ci fu S. Giovanni Paolo II.