Grazia Galante

San Marco in Lamis, lunedì 1 maggio 2023 -  Il primo Maggio moltissime persone partecipavano alla festa organizzata per lo più dalla CGIL ed a suo totale carico. Per far fronte alle spese i dirigenti del sindacato già da un mese prima giravano lungo le strade del paese per chiedere un contributo in denaro per la festa che prevedeva il corteo, dei giochi in piazza e la serata musicale. Nella mattinata c’era il corteo, aperto da numerosi bambini e ragazzi che sventolavano le loro bandierine rosse preparate dagli organizzatori, che percorreva le strade principali del Paese con la partecipazione di centinaia di lavoratori con le bandiere di appartenenza e si chiudeva con il comizio di qualche dirigente sindacale provinciale.

Nel pomeriggio tutti attorno all’albero della cuccagna. Sope li Pùzzera, cioè nell’attuale Piazza Padre Pio, veniva issato un tronco d’albero alto 5-6 metri, ben dritto, privo della corteccia, ben levigato e cosparso interamente di grasso e di sapone per renderlo liscio. Alla punta veniva fissato un cerchio di ferro a cui venivano appesi in genere una damigiana di vino da 5 litri, un prosciutto, delle salsicce e dei caciocavalli. Chi riusciva ad arrivare in cima si appropriava di tutto quel ben di Dio, che in tempi di miseria era una vera manna. Siccome il tronco era molto liscio, non era facile raggiungere la vetta. In questo gioco, che era una vera e propria gara di abilità, era bravissimo Pétre Mòla. Buon Primo Maggio a tutti.

 

                                                                                                                                                     Grazia Galante
Tratto da IL CICLO DELLA VITA.
USANZE E CREDENZE DI SAN MARCO IN LAMIS