Comunicato Stampa
San Marco in Lamis, venerdì 24 novembre 2017 - Ciao Antonio e grazie per questa intervista! Il tuo terzo anno con l'Asd San Marco: cosa significa per te far parte di questa grande famiglia? E qual è il ricordo più bello e più brutto di questi tre anni?- Ciao e grazie a voi! Si, l'ASD SAN MARCO è una grande famiglia, la mia grande famiglia in questi ultimi tre anni. Farne parte non può che essere un orgoglio per me, perché mi ha permesso di dimostrare il mio valore calcistico anche alla mia età.
Tra i ricordi più belli c'è sicuramente lo 0-0 in casa del Cerignola dove ho dovuto, davvero, fare gli straordinari e lo spareggio in casa contro il Real Siti con 2000 spettatori a sperare e tifare per la Promozione ...emozione unica. Per fortuna ho un unico brutto ricordo: l'infortunio alla schiena durante la prima partita dove ho creduto davvero di dover smettere . Ma grazie a lui, il nostro insostituibile e preparatissimo fisioterapista Giuseppe Tancredi, sono riuscito a rientrare in campo dopo due mesi...ed oggi sono ancora qui.
- Da bambini in molti sognano di fare gol! Tu hai scelto una strada diversa. Com'è nata la passione per il ruolo del portiere?
Il desiderio, la grinta e l'entusiasmo sono tutto ciò che sentivo quando scendevo in campo... da solo...con tutta la squadra di fronte e con una divisa diversa dagli altri .
Credo che la "passione" sia una cosa che nasce con te ed io sono nato per pararli i gol non per farli.
- Il portiere: il calciatore diverso, con una divisa diversa e un ruolo di alta responsabilità e a volte vive momenti di isolamento relazionale e spaziale. Quali i punti di forza psicologica di un giovane che desidera stare tra i pali?
Credo che il punto di forza per un ragazzo che si approccia al ruolo del portiere sia "lo spirito di sacrificio."
Sacrificio vuol dire allenarsi sempre e comunque.
Sacrificio vuol dire resistere quando ti diranno è colpa del portiere.
Sacrificio vuol dire non arrendersi anche quando sei stremato.
Sacrificio vuol dire saper dirigere un'intera difesa anche quando la vedi distrutta.
Sacrificio vuol dire sentirsi da solo anche se in campo si è in 11!
- Quanto conta la preparazione mentale per un portiere e come la si può allenare?
"La comunicazione": questa è la parola chiave per allenare al meglio la mente di un portiere. La comunicazione con il proprio corpo in primis. La percezione di se stessi a livello mentale che deve poi riflettersi sul movimento, la sicurezza di un comando da scegliere in pochi secondi per la difesa e la consapevolezza di doversi sempre e comunque appoggiare al proprio istinto.
- Un portiere deve essere...?
"Si dice che solo le persone forti hanno il coraggio di ricoprire i grandi ruoli, e che solo i valorosi possono ergersi a difesa delle grandi opere". Questo è il profilo dei numeri 1 che difendono una porta di calcio, durante una partita. I portieri...eroi solitari! Costantemente vigili a dirigere la difesa, attenti a non sbagliare il minimo intervento. Questo è il tuo profilo papà! Tanti tanti auguri per il tuo 40esimo compleanno, tvb il tuo scricciolo Angelo! [L'augurio del mio bambino al mio 40esimo compleanno!]
- Ti vedremo ancora tra i pali?
Mi vedrete ancora tra i pali? Questa non è una domanda a cui posso rispondere io...ma solo lui Mister Iannacone!
- Dove può arrivare l'Asd San Marco in questo campionato, che pare essere molto equilibrato e combattuto?
L' ASD SAN MARCO ha la fortuna di avere nella sua rosa giocatori dal grande talento e che meritano di puntare al salto di qualità. Si l' ASD SAN MARCO ha tutte le potenzialità perché questo salto di qualità diventi realtà!
- Concludiamo con una citazione o un motto o una frase di una canzone...
Il migliore riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava ma ciò che si diventa grazie ad essa.