Redazione
 
Foggia - venerdì 11 dicembre 2020 - Di seguito pubblichiamo una lettera aperta inviataci in redazione. "Eh sì! Oggigiorno, purtroppo, per diventare mamme e papà ovviamente, è davvero difficile soprattutto al Sud e durante questa incessante pandemia. Esiste per nostra fortuna un ottimo centro di Fisiopatologia della riproduzione e procreazione medica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia, situato in viale Luigi Pinto (cell. 331.6452208), che ha come Direttore la prof.ssa Maria Matteo. Il reparto è una Struttura Dipartimentale che si occupa dell'infertilità di coppia, delle alterazioni del ciclo, dei disordini dell’apparato riproduttivo dell’età fertile e della menopausa, del monitoraggio ovulazione ed esegue interventi di chirurgia endoscopica mini invasiva, per di più la struttura è fornita di una banca del seme e, pertanto, si ha la possibilità di congelare gameti per pazienti infertili e oncologici. Le tecniche PMA di I livello utilizzate sono monitoraggi dell’ovulazione con e senza induzione farmacologica e inseminazione intrauterina.
 
Questo è un centro PMA dotato di strumenti avanzati ma anche di personale specializzato e sensibile che lavora con serietà e dedizione accogliendo ogni esigenza per risolvere qualsiasi problema.
 
Personalmente, ho conosciuto il centro PMA perché purtroppo venivo da un percorso di poliabortività, in particolare la prof.ssa Maria Matteo che mi ha sostenuta da subito, come se ci conoscessimo da sempre, una persona di famiglia, un medico specializzato sì ma soprattutto una donna che si occupa di donne, una professionista umile e seria, capace di agire per tempo e nel tempo portando la donna e le coppie in un percorso sereno ed efficace. Sono stata assistita nel miglior modo possibile senza mai essere stata lasciata sola nelle migliori scelte proposte per adottare le misure mediche più favorevoli per me che volevo solo avere dei figli.
 
Auguro vivamente a questo centro di procedere con le tecniche di II livello ma anche di III livello, sperando che questa pandemia non fermi un progetto di VITA dietro al quale ci sono medici e infermieri specializzati che lavorano assiduamente, studiando ogni giorno per cercare di risolvere tutti i problemi che ognuna di noi affida speranzosa.
 
Non parlo solo perché io ho avuto due figli sani e forti (nel 2017 e nel 2020) ma proprio perché credo che avere figli dovrebbe essere un diritto garantito a chi lo desidera senza lunghe attese in un cammino psicofisico già duro e pesante."
 
Francesca Carafa