UDC Foggia
Foggia, giovedì 14 settembre 2017 - L’UdC chiede l’immediato intervento del Prefetto di Foggia per fare chiarezza sulla vicenda dell’aggressione verbale nei confronti del comandante dei vigili urbani di San Marco in Lamis. Il maresciallo Marco Fino, secondo una ricostruzione dei fatti non smentita dallo stesso sindaco di San Marco in Lamis, avrebbe subito una dura aggressione verbale da parte del primo cittadino, forse non abituato a confrontarsi con l’opposizione e non propenso a un rapporto democratico e di rispetto con i dipendenti comunali.
La gravità dell’accaduto è stata resa pubblica dal racconto dei consiglieri di opposizione di San Marco nel cuore (Pasquale Spagnoli, Nicola Potenza, Antonietta Siciliano, Michele Ruggieri) e dal portavoce del Movimento 5 Stelle Leonardo Coco, che hanno chiesto la convocazione straordinaria del consiglio comunale. Convocazione resa ancora più urgente dalle dimissioni, non senza polemica, del segretario comunale, Federico Fiorentino.
Tra l’altro l’irascibilità del sindaco sarebbe stata causata dal fatto che il maresciallo Fino aveva salutato l’on. Angelo Cera, avversario politico della sua amministrazione; tanto che il primo cittadino -secondo quanto ricostruito nella richiesta di convocazione del consiglio comunale straordinario – avrebbe invitato il segretario generale a preparare gli atti “per punire e degradare il maresciallo”. Episodi che lasciano intendere lo stato di tensione che c’è all’interno dell’amministrazione comunale, incapace di instaurare un colloquio costruttivo con i dirigenti di Palazzo Badiale e, di conseguenza, non in grado di indirizzare una efficace azione amministrativa nell’interesse della città di San Marco in Lamis.
Per questo chiediamo l’intervento del Prefetto a garanzia della onorabilità del maresciallo Fino, della professionalità del segretario Fiorentino e per il rispetto che si riconosce ai rappresentanti del Parlamento, libero e democratico. Come UdC siamo preoccupati per la tenuta democratica a San Marco in Lamis, per un franco e sincero dibattito politico e per la serenità dei rapporti tra l’attuale amministrazione e i dipendenti comunali. Il sindaco vada in consiglio comunale a dare la sua versione dei fatti e, ci auguriamo, facendo seguire le scuse e il rientro di ogni provvedimento nei confronti del maresciallo.