Antonio Del Vecchio
Foggia, lunedì 9 gennaio 2017 - Le Elezioni Provinciali di Capitanata , anziché celebrarsi l’8, sono state rinviate al 15 gennaio 2017. E’ una battaglia vinta a metà per il deputato sammarchese Angelo Cera, intervenuto sul tema in questi giorni con un comunicato stampa diffuso in ogni dove. In esso temeva, infatti, che l’esito sarebbe stato falsato dalla assenza dei vari consiglieri residenti sul Gargano e sui Monti Dauni, bloccati nelle loro residenze dalla neve e dal ghiaccio.
Come è noto, Cera, assieme al suo partito l’Udc di Cesa, non solo era un acerrimo nemico del presunto immobilismo dell’Ente in questione, di cui ne aveva chiesto più volte il ricambio gestionale, ma si era schierato in prima fila sul fronte del “No” allo scorso Referendum Costituzionale che ha vinto dappertutto, meno che a Rignano. E ciò nonostante qui l’Udc si sarebbe mosso più che altrove, per via del suo antico radicamento e dell’alto numero degli oriundi sammarchesi.
Al momento non si conoscono ancora le cause della débacle, anche perché nessuna forza politica in campo ha fatto un’analisi del voto, così come si faceva un tempo, quando la politica non era carrierismo ma passione. Molti si chiedono a che servono queste elezioni, visto che il popolo non solo non è coinvolto, ma addirittura non ne sa niente? E poi perché non si è inscenato una plateale protesta, visto che la vittoria del Referendum aveva l’intrinseco significato di un ritorno all’antico, ossia al ripristino della funzione delle Province e soprattutto all’elezione diretta dei suoi gestori? Ai posteri, dunque, l’ardua sentenza!