Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, sabato 20 agosto 2016 -  Nonno Francesco, già sindaco della città per due legislature e docente di Lettere Classiche, dopo anni ed anni d’insegnamento nei Licei, ora, che è a riposo, si diletta di tanto in tanto a fissare con lo scatto della sua mente ancora lucida e piena di curiosità  “quadretti familiari” d’intensa affettività, come può essere il matrimonio di un figlio o di un congiunto, la nascita di un nipotino o il compleanno. Tanto in attesa di concedersi qualche lezione dal vivo allorché qualcuno dei pargoli  sarà in età scolare .

 Riportiamo volentieri di seguito il suo più recente  scritto, intitolato, appunto, “Il primo compleanno dei secondi nipoti Gisolfi. Si tratta di un racconto dal contenuto succoso ed essenziale, conforme al suo stile di lettere e di vita, che subito ti appassiona e si fa leggere con piacere: <<A distanza di quattro anni ecco arrivare altri due nipotini. Questa volta il figlio di Nunzio, Matteo, è arrivato prima della figlia di Antonio, Alisia, quasi alla stessa distanza dei due Franceschi. Mi sembra un po’ troppo aspettare quattro anni per vedere altri due tesorini. A quasi 5 anni i nipoti già cominciano a fare i discorsi con tutti. Per i nonni, poi, il piacere è grande sentirli fare i primi discorsi. È una delizia portali al parco giuochi e vederli divertirsi. Più fortunato è il Francesco di Antonio: vive qui e i nonni lo vedono tutti i giorni e se lo tengono stretto in casa per dare allegria alla loro età.

Sentiamo molto la lontananza del Francesco di Nunzio ma lo vediamo spesso per televisione: gli parliamo e ci fa molto piacere, anche se talvolta è scontroso.. Comunque quando scende possiamo fare pure a lui le nostre coccole, concentrate, per fare la pari con quelle che facciamo all’altro Francesco. Pensavamo che l’affetto si fosse esaurito  con i primi due tesorini, niente affatto: è cresciuto, è più che raddoppiato. Abbiamo 4 nipoti:  3 guerrieri  e una principessina. Le vorranno bene, la terranno sul palmo della mano, facendole vincere ogni sorta di capriccio. La tratteranno come una bambola e quando i due di Como staranno a Rignano si divertiranno un mondo, andando a passeggio e a prendersi un gelato..I figli hanno il dono di rendere felice il matrimonio dei genitori e i nipoti la vecchiaia dei nonni, che si riempiono il cuore di gioia a vederli girare per casa e a portarli a spasso in macchina.

Capita spesso che i padri sgridiamo e rimproverano i nipoti, facendo soffrire i nonni. Dicevo sempre ai figli: io non vi ho portato mai in braccio, mentre porterò i nipoti. Così è. Quando andavamo a Foggia tiravo via dalle vetrine i figli, mentre con i nipoti la musica è cambiata.! Nei supermercati in un baleno ti riempiono il carrello e guai a toglierne un pezzo. C’è qualcosa in più nei nipoti. I figli erano visti come elementi da educare, da non accontentare sempre. Ai nipoti si risponde sempre con un fiat. Il ruolo dei genitori è diverso da quello dei nonni. I genitori devono educare i figli, permettendo e negando, i nonni viziarli e vederli sempre sorridenti. Per i nonni vedere i genitori rimproverare o peggio ancora battere i nipoti è come avere una mazzata in testa.

Caro consuocero, finalmente dopo tante femminucce in famiglia è arrivato un altro maschietto, che porta il tuo stesso nome. La gioia sarà stata grande, anche perché penso che tu, rassegnato, non t’aspettavi più l’erede. Tu sei affettuoso, giudizioso e attento alle cose di famiglia. Unico difetto: cominci a brontolare come un vecchio. Il nipote ti somiglierà, mi somiglierà, almeno un po’. Matteo, tuo fratello già prende qualche arnese nello sgabuzzino del nonno materno e lui s’arrabbia di non ritrovarlo al suo posto. Con te sarà più tollerante, anzi ti insegnerà a diventare subito un bel mastricchio. I genitori ti seguiranno nella vita e negli studi e tu sarai un bello e bravo ragazzo.. Insieme a Matteo in casa di Antonio è arrivata a Francesco la sorellina, Alisia, tesoro della mamma, del papà e del fratello Francesco, luce e sorriso di tutta la famiglia. 

I due Franceschi con le cuginette e con le altre fanno i prepotenti, i galletti, ma con Alisia le cose cambieranno. Le regalerò subito una bacchetta, con la quale, come la maestrina d’altri tempi, vi metterà sull’attenti e vi farà rigare diritti. Tutt’altro che un salice piangente o una madonnina infilzata! E voi da parte vostra, nipoti più grandi, non fatela mai piangere, voletele sempre bene e avrete il ringraziamento dei nonni. E tu, fratello, ricordati che quando la porterai a passeggio la gente ti chiederà: Chi è quella bella bambina? E ti sentirai fiero di accompagnare una bella bimba. Tu, Alisia, quando più grande ti metterai davanti allo specchio e dirai: Specchio, specchio delle mie brame, / chi è la più bella del reame?. Esso ti risponderà subito: Alisia! E così quando, adolescenti, andrete a divertirvi, tu, fratello, sarai il suo carabiniere per tenere a bada tanti  corteggiatori, che le ronzeranno intorno.

Una ragazza al bacio, bella, sveglia, radiosa e fiera di sé, che susciterà nella società molta ammirazione forse con qualche punta d’invidia. Farete salire così  al settimo cielo i genitori e i nonni. Questi sono i nostri voti! Riverseremo sui nuovi arrivati lo stesso bene che abbiamo dato ai primi. Ci auguriamo che essi riversino su noi almeno un po’ del bene, che abbiamo dato loro. Comunque lasceremo ai figli di Gian Luca la stessa porzione di affetto. Ben arrivati tra noi. Vi vorremo sempre tanto tanto bene. I nonni Vincenza e Francesco>>.