Antonio Cera
San Marco in Lamis, sabato 21 marzo 2015 - Molti di quelli che frequentano questo sito, e hanno l'infinita pazienza di leggere quanto di più o meno interessante viene pubblicato, si chiederanno senz'altro: ma a che cosa serve tutto questo discutere attorno a questioni legate alla politica locale? Sembra, da una parte inutile, poiché in fondo nulla cambia; dall'altra, ad alcuni altri sembrerà una pervicace e del tutto personale polemica senza costrutto. Chi scrive avverte sempre più forte la spinta a lasciar perdere, sembra veramente una sorta di "fatica di Sisifo" stare dietro alle contraddizioni, alle inutili se non dannose pratiche politiche di questa classe politico-amministrativa che da trent'anni trae vantaggi e giovamenti solo dall'essersi stabilita nelle pubbliche istituzioni
- di volta in volta, comune, provincia, regione,stato - per il solo fatto di essersi impossessati dei meccanismi del consenso, e con essi, essere stata capace di garantirsi cariche e annesse prebende. Di vantaggi per la collettività praticamente nulla, o poco più. La voglia di andarsene, cosa che ormai avviene con sempre maggiore frequenza, in giro per figli e nipoti diventa sempre più pressante. Ciò che mi trattiene è il non voler cedere alla rassegnazione di vedere andare perduti impegno e lavoro che pure, lo dico in tutta modestia, sono stati profusi insieme a tanti altri in tutti questi anni. Lo ripeto, e lo ripetono molti altri, S. Marco non merita tutto questo! Mi scuseranno i lettori per questa precisazione, ma mi pare corretto dire come la si pensa. Sono ancora convinto di quel che scrissi in calce al volantino di propaganda per la mia candidatura alle elezioni provinciali del 2003: "...perchè tutto ciò che accade è terribilmente concatenato e tutto ciò che si fa ha mille conseguenze e la responsabilità è enorme e nessun giudizio è esatto e equo. Eppure dobbiamo vivere."( A. Schwarzenbach)
E, quindi, S. I.à il Sig. On. Sind. ci fa sapere che lui tiene molto ai cittadini, e che mai farà mancare di dare risposte. A me non pare. Poiché anche quelle che lui ammannisce come risposte sono parziali e imprecise. Siccome è pervicace e continua a mettere in mezzo le professioni di ciascuno di quelli con cui intrattiene un qualche confronto ( con me lo fa da anni, sempre a sproposito e con malevoli retropensieri), fa riferimento alle mie funzioni professionali ormai passate per parlare di gare e CONSIP. Ebbene, posso assicurare che nelle istituzioni scolastiche da me dirette, e non solo in quelle, tutto si svolgeva secondo le leggi vigenti, e a proposito di gare con le modalità CONSIP si partiva da quel che offriva la società pubblica e, poi, si faceva riferimento al mercato. Offerte da parte di altre aziende più vantaggiose venivano prese in considerazione, così facendo risparmiare la pubblica amministrazione. Si è fatto così anche per ENELSOLE?
Ma altre domande non risultano evase ( in verità nel corso degli anni di domande, ancorchè "inutili", ne ho fatte a iosa, ma in altre occasioni ho spiegato perché le ho così rubricate), quella relativa al consigliere relatore della proposta di affidamento del servizio; se lo stesso consigliere al momento del voto sulla proposta fosse uscito dall'aula, e perché; e, inoltre, se il costo del servizio fosse rimasto invariato rispetto agli anni precedenti, la qualcosa, a me pare, rivesta un certo interesse per le "tasse pazze" che i cittadini con il passare degli anni, soprattuto di questi ultimi quattro, e non solo per le scelte avventate dei vari governi in carica, sono costretti a pagare. Non ho avuto il piacere (sic) di ascoltare S. I.à il SIG. On. Sind., non ho quindi preso a prestito alcunchè, quella definizione discende solo dai "folli" regolamenti che la silenziosa e supina maggioranza che continua a sostenerlo approva a scatola chiusa.
Infine, i debiti e gli espropri. E qui, vorrei ringraziare S. I.à. E' vero sono stati effettuati degli espropri soprattuto negli anni delle amministrazioni di cui ho fatto parte. E, ne sono orgoglioso. Quei provvedimenti hanno consentito di realizzare case popolari, abitazioni di edilizia economica e popolare, opere pubbliche come la caserma dei carabinieri e tanto altro. A questo proposito lui può affermare altrettanto? Dopodiché gli espropri vanno pagati, seguendo procedure e facendo attenzione alle finanze dell'ente. Da quegli anni si sono succeduti molti amministratori ( S. I.à è stato sindaco anche agli inizi degli anni '90 del secolo scorso, anche in quel caso, come per per il presente, si distinse per aver accumulato debiti "fuori bilancio", senz'altro non per averne estinti) alcuni hanno operato per risolvere la questione, per esempio l'amministrazione Lombardi, altri proprio no, in testa a questi ultimi proprio lui, ne fanno fede gli atti che la sua amministrazione produce e mette a disposizione di autorità contabili e cittadini ( vedi Piano di Rientro). D'altronde su espropri e debiti può informarsi meglio e di più presso suoi collaboratori "nuovi di zecca" che all'epoca dei fatti erano molto più titolati del sottoscritto.
Lo so, l'ho fatta lunga, e mi scuso per questo, ma è lunghissima la serie dei danni che questo sedicente amministratore ha prodotto e continua a produrre alla nostra cittadina.
Tonino Cera.