Angelo Ryki Del Vecchio-  Egr. Direttore  di SanMarcoinLamis.org, in riferimento al servizio citato in oggetto e alla recente “smentita” da parte degli operatori della Postazione Fissa Medicalizzata (Pronto Soccorso) del PTA di San Marco in Lamis(https://www.sanmarcoinlamis.eu/2025/03/san-marco-in-lamis-sul-rischio-chiusura-ppi-interviene-il-personale-polverone-inutile/), desideriamo ribadire le preoccupazioni già espresse nella nostra precedente nota.

La nostra principale preoccupazione riguarda la possibile chiusura del servizio e il dirottamento del personale attualmente in servizio (Medici, Infermieri, Autisti, Tecnici, ecc.) verso altre aree assistenziali della ASL di Foggia.  Tale scenario è legato a una problematica ben precisa: la carenza di Medici. Il Pronto Soccorso (o Punto di Primo Intervento/Postazione Fissa Medicalizzata) è attualmente sostenuto da soli due Medici, di cui uno prossimo alla pensione. È facile immaginare che, in assenza di un ricambio adeguato, ci troveremo presto di fronte a una seria difficoltà, che potrebbe culminare nella chiusura del servizio.

A questa criticità si aggiunge un’altra problematica altrettanto grave: la carenza di Medici nel Servizio 118 di San Marco in Lamis, che oggi conta appena due o tre unità (uno di loro dovrebbe andare a lavorare alle Isole Tremiti). Se si vuole negare l’evidenza o continuare a sostenere che la questione non esista, i colleghi sono liberi di farlo, ma ciò non corrisponde alla verità e non rende un buon servizio alla cittadinanza. Prima di scrivere o di lanciare un “allarme”, ci informiamo accuratamente. Le informazioni che abbiamo ricevuto provengono direttamente da alcuni degli interessati che oggi smentiscono o hanno paura di farsi “sgamare” dai colleghi. 

Come Infermieri di Capitanata, continueremo a parlare di questa problematica e a sottolineare che esiste una grave carenza di Medici nell’ambito dell’emergenza-urgenza, non solo a livello locale ma in tutta Italia, compresa l’Azienda Sanitaria Locale di Foggia, che sta tentando in tutti i modi di invertire tale tendenza all’abbandono e a sostituire i pensionamenti.

Alcuni sindacalisti, candidati alle RSU, continuano a smentire anche ciò che è evidente, ma questo è un atteggiamento che non possiamo cambiare. È una questione di stile, ma noi preferiamo restare fedeli alla realtà e alla trasparenza, nell’interesse della cittadinanza e dei professionisti sanitari. Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti e continueremo a monitorare la situazione, affinché vengano trovate soluzioni concrete e durature.

 

Cordiali saluti.

Angelo Riky Del Vecchio

Infermieri di Capitanata e candidato alle RSU