Comunicato Stampa

Puglia mercoledì 12 marzo 2025 -  I cittadini pugliesi devono chiudere l’acqua mentre si lavano i denti, gli agricoltori pagano un servizio che non ricevono, le aziende turistiche si preparano a un’estate nera… e intanto le grandi industrie continuano a consumare milioni di metri cubi d’acqua senza che nessuno dica nulla. Questa non è una crisi, questa è una presa in giro!”. Lo dice in una nota il Consigliere regionale Napoleone Cera, che punta il dito contro l’immobilismo della Regione di fronte all’emergenza idrica. “La siccità e il cambiamento climatico esistono, certo.

Ma cosa ha fatto chi governa la Puglia per evitare tutto questo? Nulla! E oggi siamo di nuovo al punto di partenza, con la rete idrica che disperde il 40% dell’acqua, gli agricoltori in ginocchio e il turismo che rischia il collasso. È uno scandalo!”. Il Consigliere non usa mezzi termini per denunciare il trattamento riservato al mondo agricolo: “Siamo al paradosso. L’acqua non c’è, ma gli agricoltori continuano a pagare per un servizio inesistente. Una truffa legalizzata che deve finire subito! Se gli agricoltori falliscono, fallisce la Puglia intera. Se la Regione non è in grado di garantire l’acqua, almeno abbia il coraggio di ammetterlo.”. Per questo Cera chiede lo stop immediato ai pagamenti per l’irrigazione fino a quando il servizio non sarà garantito, l’accelerazione del riuso delle acque reflue attraverso un intervento deciso sui Consorzi di Bonifica e l’attivazione di fondi di emergenza per le aziende agricole che stanno rischiando di chiudere.

Ma il problema non riguarda solo l’agricoltura. “La stagione turistica è a rischio. Se non garantiamo l’acqua nelle zone turistiche, perderemo posti di lavoro e aziende. Eppure, invece di intervenire con misure urgenti, la Regione continua a navigare a vista. Stiamo aspettando che sia troppo tardi?”. Il Consigliere chiede un piano di emergenza immediato per garantire continuità idrica nei mesi estivi, incentivi alle strutture ricettive che adottano sistemi di risparmio idrico e un coordinamento immediato tra AQP e i Comuni per evitare blackout idrici nei periodi di picco. Cera avanza poi una proposta chiara per fermare lo spreco d’acqua: “Ogni anno milioni di litri d’acqua piovana finiscono nelle fogne. Perché la Regione non obbliga le nuove costruzioni a dotarsi di impianti per il recupero dell’acqua? È una follia continuare a sprecare una risorsa così preziosa!”.

Per questo il Consigliere propone l’obbligo di recupero dell’acqua piovana per le nuove costruzioni, incentivi per chi ristruttura adottando sistemi di risparmio idrico e il riutilizzo delle acque reflue per l’irrigazione. Infine, l’affondo: “Abbiamo parlato troppo. Abbiamo promesso troppo. I pugliesi non vogliono più sentirsi dire ‘ci stiamo lavorando’. Vogliono RISPOSTE, vogliono FATTI, vogliono CERTEZZE. Se la Regione non è in grado di garantire l’acqua ai cittadini, lo dica chiaramente. I pugliesi non devono pagare per l’incapacità politica!”.