On. Angelo Cera
San Marco in Lamis, martedì 29 settembre 2015 - Per capire perché il Comune di San Marco è arrivato al dissesto basta leggere quello che ha detto sulla Monte Celano Michele Merla, ex assessore della Giunta Lombardi. Per questo voglio dire ancora una volta ai cittadini come stanno realmente le cose sui soldi che questa Associazione deve al Comune. La Monte Celano dal 2006 al 30 maggio 2015 ha occupato circa 350 metri quadrati dell’edificio scolastico in Via Compagnone.
Per 3 anni fino al 2009 non ha pagato nemmeno un centesimo perché il contratto era di comodato, che prevedeva però il pagamento delle spese di funzionamento come acqua, gas, riscaldamento, energia elettrica. Nel 2009 il contratto viene modificato e, oltre sempre al pagamento delle spese di funzionamento, stabiliva un canone di affitto di € 200,00, senza chiedere all’ufficio tecnico se il prezzo era giusto o no. Dal 2009 la Monte Celano ha pagato mensilmente € 200,00 per il fitto e € 100,00 per le spese di acqua, luce, riscaldamento in maniera forfettaria.
La Monte Celano perciò dal 2009 ha pagato praticamente € 3.600,00 all’anno che comprendono affitto, luce, acqua e riscaldamento, senza contare che doveva pagare pure la Tarsu. Visto che si tratta di oltre 300 mq, praticamente è come se per un appartamento di 100 mq si pagassero meno di € 1.200,00 all’anno per l’affitto, tasse e tutti i consumi. Ditemi se questo non è un affare.
Nel 2012, come sindaco, ho fatto fare i conti dall’ufficio tecnico ed è risultato che un affitto congruo era di circa € 766,79 al mese mentre i consumi da pagare erano pari al 9,15 % di quelli dell’intero edificio.
Abbiamo così rifatto il contratto e abbiamo detto, con svariati atti, all’Associazione che bisognava mettere a posto le cose secondo legalità e pagare il giusto. Non è vero quindi che non abbiamo fatto alcuna azione ufficiale per recuperare le somme dovute come pure ha detto l’ex sindaco Lombardi e dice Michele Merla. E’ vero invece che la Monte Celano non ha voluto capire ragioni ed è significativo che un ex sindaco e un ex assessore difendono, con notizie false, chi non vuol pagare quanto dovuto al Comune. Che interessi hanno a farlo?
Come si vede è una situazione semplice e chiara che fa capire come la giunta Lombardi amministrava il denaro pubblico. Non hanno chiesto ai tecnici la stima del canone, hanno accettato 100 euro al mese per i consumi e la somma non l’hanno stabilita i tecnici del Comune ma evidentemente Michele La Porta e Antonio Cera, che sono 2 amministratori della Monte Celano oltre ad essere stato uno consigliere comunale e l’altro dirigente del PD. E bisogna aggiungere anche che fanno entrare nel 2006 il Comune come socio nella Monte Celano e poi lo fanno ritirare a loro piacimento subito dopo le lezioni del 2011 perché evidentemente non volevano che altri rappresentassero il Comune nella Monte Celano a vedere quello che succedeva veramente (e comunque gli atti della Monte Celano fino a quando il Comune era socio dovrebbero stare anche nell’archivio comunale ma noi non li abbiamo mai visti). Non si tratta perciò solo di responsabilità contabili.
Insomma, la giunta Lombardi si credeva in diritto di fare quello che voleva senza rispettare le leggi e senza ascoltare i pareri dei tecnici. Loro erano i padroni assoluti e lo stesso hanno fatto con i soldi dell’Ambito dei servizi sociali, con gli usi civici, con le opere pubbliche, ecc. Ecco spiegato con molta chiarezza e semplicità perché siamo arrivati al dissesto, perché questi signori hanno amministrato la cosa pubblica come se fosse proprietà del loro partito senza rispettare norme e leggi.
Tornando all’ex assessore Merla che vuole candidarsi a fare il sindaco, vorrei ricordare solo che a lui si deve quanto è successo a Via Sannicandro per questioni edilizie (il Comune ha rischiato di pagare oltre 1 milione di euro di risarcimenti e comunque ci ha rimesso parecchi soldi per avvocati). Se viene eletto è facile capire che cosa continuerà a succedere per il nostro paese.
L’ex preside Antonio Cera poi ci ha dato i numeri di tutte le attività della Monte Celano e così abbiamo capito che questa associazione ha gestito somme forse milionarie di contributi pubblici (Regione e Provincia) e abbiamo capito anche perché si arrabbia tanto che qualcuno cerca di capire se tutti questi soldi sono stati spesi bene e secondo le leggi.
On. Angelo Cera