Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, giovedì 5 settembre 2019 -  L’antenato dei profili facebook come “Lercio” e “Wellcome to favelas” ha un nome altisonante: CRONACA VERALa differenza tra i due profili di facebook e il settimanale “da cantina”, è che i primi postano notizie false e spesso offensive con l’obiettivo di far ridere gli internauti, invece il settimanale in bianco e nero riportava fatti di cronaca vero-simili e ne amplificava la diffusione. Mettendoci sulla copertina delle ragazze seminude.

In molte automobili degli anni ’70 e oltre, sul sedile posteriore, c’era spesso questo settimanale di colore “grigio piombo”, con foto a volte sbiadite. Non solo nelle auto si trovava “Cronaca Vera”, ma anche nelle cantine e dai barbieri. Era un giornale popolarissimo fondato nel 1969 e stampato usando della carta di scarsa qualità, ma che durava nel tempo, e anche alle unghie e alla saliva (per girare le pagine) dei suoi lettori. Spesso lettori di “basso ceto” (non è un’offesa, capitemi…), che trovavano piacere  nell’informarsi… sui fatti degli altri. Questo settimanale spesso sfiorava la vendita di 600.000 copie a numero!!!

La  rivista si caratterizza nel pubblicare notizie sensazionalistiche con un linguaggio molto semplice e diretto. La pubblicità è quasi assente.  Il suo bianco e nero “sfumato” lo mantenne fino al 2014, dall’anno successivo divenne a colori.

Alcuni titoli delle rubriche: “Dottore mi dica” (medicina), “Un avvocato al vostro servizio” (legislazione), “I misteri del sesso” (sessuologia), “Il mondo dell’inconscio” (psicologia), “Misteri dello spazio” (ufologia).

I tioli degli articoli erano uno spettacolo,  sparati sugli occhi della gente, già dalle locandine che campeggiavano all’ingresso delle edicole.  L’inquinamento era un argomento ancora poco conosciuto decenni fa, e quando si verificavano fenomeni “strani” causati dalle industrie, allora questo giornale intitolava: “Le mie uova le galline le fanno alla diossina”. Non si capisce dal titolo se fosse un vanto del padrone delle uova, oppure un fatto pericoloso. E si vedeva la foto del contadino che mostrava delle uova simil-viola in un cestino.

“Bella sciatrice presa nella trappola per orsi”, era il titolo di un’altra notizia che faceva ricordare le avventure di “Lando”, il protagonista di un fumetto erotico-sempliciotto, sempre degli anni ’70. Dove questo giovane playboy aveva le fattezze di Lando Buzzanca. Il che la dice lunga su questa notizia di “Cronaca Vera”: spesso i titoli e i fatti accaduti avevano un punto di contatto, un sottile erotismo.

“Suora di 53 anni abusa di un ragazzo dodicenne”, notizia che  trattava l’argomento pedofilia… al contrario: una donna che molestava un ragazzino. Forse all’epoca ancora non era chiaro se fosse reato anche in questo senso, oppure solo uomo-bambina.

“L”alieno stava resuscitando e così gli ho staccato la testa”, gli ufo su questa rivista avevano un posto fisso. In ogni numero c’era almeno  un  caso di incontro ravvicinato almeno del terzo tipo!!

“Troppo bella per essere commercialista: i colleghi non la prendono sul serio sul lavoro, il dramma di una laureata”, sessismo!! Strano ma vero, anche negli anni ’70 c’era questa piaga che negli ultimi anni è diventato reato!! Notizie del genere servivano soprattutto nel mettere in evidenza una modella che quasi sicuramente si era rivolta a questo giornale per far  pubblicare una sua foto.

“Uccide 34 gatti con la stricnina”, gli animalisti erano ai tempi di “Cronaca Vera” alle prime armi, e si facevano spazio cercando di pubblicizzare il più  possibile drammi come questi. Oggi un fatto del genere verrebbe detto ai tg in prima serata!!

“Un giovane uomo uccide il collega (anonimo e coetaneo) perché era fissato con la fine del mondo”, anonimo e coetaneo è un capolavoro di  titolo!!! Comunque, qui hanno sommato la paura per l’ignoto con il delirio degli uomini anche se conoscenti, come dire: non fidarsi mai di nessuno!!

“La pozione misteriosa di Sandro: la beve ogni lunedì e diventa giovane”, con le foto sul giornale di Sandro prima e dopo aver bevuto qualche miscuglio di erbe (forse).

“Panico in ospedale: infermiere aggredite da una mano morta!!”, notizia  creata con un miscuglio di qualche fotogramma presi dai film di Pierino (Alvaro Vitali), più la paura dei morti nelle corsie degli ospedali: e se il  morto fosse vivo??

“Marito vuole andare in pensione a 53 anni, ma la moglie aspetta che si addormenti per spaccargli un vaso in testa”, andare in pensione a 53 anni, 40 anni fa non era male. Se si trattasse di una coppia di oggi, il marito non avrebbe avuto nemmeno 20 anni di contributi.

“In ospedale è entrato vivo e ne è uscito morto!!”, su questa notizia bisognerebbe scrivere un’intera enciclopedia!! Iniziando dall’elenco degli ospedali dai quali si entra vivi e si esce morti!!! Fermiamoci qui…

“Cronaca Vera” esiste ancora, ma non ha più “l’autorità” delle notizie avuta per oltre 40 anni. I tempi cambiano e anche i modi di comunicare. Adesso è molto più veloce e dimenticato. Non c’è la “sana” voglia e il  tempo a disposizione per sedersi in un bar o sulla poltrona del barbiere per commentare con gli amici le notizie di questo settimanale.

Immaginate la scena ai tempi d’oro di Cronaca Vera: al centro il lettore con il giornale aperto e intorno 3-4 uditori che appena finita di leggere la notizia la commentavano. Lasciamo perdere i commenti: erano pieni di imprecazioni e suggerimenti  per non farsi tradire dalla moglie e di come non far entrare il ladro in casa. Suggerimenti non sappiamo se validi ancora oggi.

Io penso di no.

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio