Redazione
San Marco in Lamis, martedì 29 gennaio 2019 - La Befana vien di notte, il film diretto da Michele Soavi, racconta la storia di Paola (Paola Cortellesi), una maestra di scuola elementare con un segreto da nascondere: bella e giovane di giorno, di notte si trasforma nell’eterna e leggendaria Befana! A ridosso dell'Epifania, viene rapita da un misterioso produttore di giocattoli. Il suo nome è Mr. Johnny e ha un conto da saldare con Paola che, il 6 Gennaio di vent'anni prima, gli ha inavvertitamente rovinato l'infanzia...
Sei compagni di classe assistono al rapimento e dopo aver scoperto la doppia identità della loro maestra decidono di affrontare, a bordo delle loro biciclette, una straordinaria avventura che li cambierà per sempre. Tra magia, sorprese e risate, riusciranno a salvare la Befana? La Befana vien di notte prende il titolo da una filastrocca che tutti i bambini italiani conoscono e che ha ben tredici versioni. I primi due versi ("La Befana vien di notte/Con le scarpe tutte rotte") sono sempre gli stessi, mentre il terzo e il quarto cambiano, e si va da “Con le scarpe alla romana/Viva viva la Befana!” a “Porta un sacco pieno di doni/Da regalare ai bimbi buoni”, e da “Con la scopa di saggina/Viva viva la nonnina!” a “Con la gerla sulle spalle/E le scarpe rosse e gialle”. In ognuna delle varianti, comunque, la collega di Babbo Natale compie i suoi viaggi di consegna regali nell'oscurità, in modo che nessuno la possa notare. E sempre illuminata solo dalle stelle vola sopra i tetti anche la donna dai porri sul viso, dal naso storto e dal cappello sulla testa che Paola Cortellesi ha accettato di interpretare nel film di Michele Soavi.
L'attrice ha aderito con entusiasmo al progetto innanzitutto perché il fantasy è un genere assai poco frequentato in Italia, e poi perché La Befana vien di notte è una piccola storia di formazione per ragazzi, da gustare, come dice lo sceneggiatore Nicola Guaglianone, "magari sul divano di casa con il plaid scozzese, la cioccolata calda e i biscotti". Certo, quando l’attrice ha detto sì, immaginava fino a un certo punto che le riprese si sarebbe rivelate fisicamente impegnative e che avrebbe dovuto comportarsi da supereroina. Paola si è dovuta infatti cimentare in acrobazie e ha avuto bisogno della consulenza di alcuni coordinatori di stunt. Il film, non a caso, presenta un notevole livello di complessità e Soavi è ricorso ad effetti digitali, anche se non ne ha abusato, visto che fin dal principio era sua intenzione fare un cinema non finto e ultra-contemporaneo ma "classicamente" artigianale, in grado di mescolare il realismo con il fantastico e perfino il gotico. Il regista e lo sceneggiatore, inoltre, desideravano dare al loro family-movie un tocco anni 80. Ecco perché si sono inventati un manipolo di ragazzini in bicicletta che sono certamente un riferimento a E.T. - L’extraterrestre o anche ai coraggiosi piccoli protagonisti de I Goonies. Nel film di Michele di Soavi recita pure Stefano Fresi, già compagno di set di Paola Cortellesi ne Gli ultimi saranno ultimi di Massimiliano Bruno.
Se là il simpatico attore faceva la parte di un buono, qui è decisamente il villain della storia. Con una maglia a righe che ricorda Pinco e Panco di Alice in Wonderland in alcune scene, e una giacca gallonata in altre, e con la barba lunga raccolta in una treccia, ha certamente qualcosa dei cattivi da fumetto, a cominciare dal nome, Mr. Johnny. Il suo personaggio, però, ha anche un lato tenero, perché è un "ignorantone" nonché un ex bambino con dei sogni a cui la Befana ha rovinato suo malgrado l’infanzia. Nel cast de La Befana vien di notte troviamo infine Fausto Sciarappa, visto, nel 2018, in Made in Italy. (www.coominson.it)