Antonio Del Vecchio
San Marco in Lamis, giovedì 20 settembre 2018 - Quella di San Matteo, apostolo e martire, in programma il 21 settembre, è una solennità assai importante e forse di più di una Festa patronale, a San Marco in Lamis. Anzi è la più seguita dalla comunità non solo sul piano religioso, ma soprattutto su quello civile e profano in genere, per tutto ciò che si dirà. Lo è in primo luogo per la Fiera, un tempo riservata agli animali di tutte le specie, in particolare pecore, capre, maiali, quadrupedi, che si ammassavano nel locale campo sportivo.
Lo stesso diventava una vera e propria bolgia per via degli schiamazzi di ogni genere di animali, ma anche di persone. Il riferimento è agli starnazzati e ripetuti proclami, fatti ad ogni pie’ sospinto da venditori, acquirenti e mediatori. Insomma, si era di fronte ad una vera e propria messinscena da Far Est. Oggi non più. Ci si accontenta, similmente a quanto accade in occasione del San Marco patrono, di fare incetta di ‘ferraglia’, di strumenti tecnici e tecnologici e di altre ‘cineserie’ messe in mostra a buon mercato dal variegato mondo dei venditori. In passato a fare da padrona c’era la musica lirica impegnata nella rappresentazione delle opere dei grandi autori.
Lo spettacolo video-audio lo si poteva notare a prima vista, grazie al palco in pietra che sorgeva al centro della rigogliosa e fresca Villa comunale, stracolma per l’occasione di pubblico di ogni estrazione sociale. A cominciare dagli anni’60-’70, il tutto fu sostituito dalla musica leggera con l’arrivo spesso di cantanti di grido che erano passati certamente dal Festival di San Remo. Solitamente la serata si concludeva a tarda ora con lo spettacolare fuoco pirotecnico che spesso aveva una lunga durata a causa dell’umidità. Ora il palco non c’è più e la villa, luogo ambito per sua frescura e respirabilità, è chiusa. Lo spettacolo ha luogo altrove.
Assai interessante si preannuncia, invece, il programma religioso, con una serie di celebrazioni eucaristiche in tutte le ore della mattinata al Convento – Santuario di San Matteo, che culminerà con la Processione del Sacro Tavolo, il cui ‘incipit’ sarà dato dal Cardinale Salvatore de Giorgi, già arcivescovo metropolita di Foggia e Palermo ed ora in Ara Coeli, a Roma. Sempre per ciò che concerne le manifestazioni profane, c’è da registrare l’esibizione nel momento clou della serata di Fausto Leali e della sua orchestra. Beniamino, quest’ultimo, di successo assai caro ai fans degli anni ’70 e ’80. Buona Festa ed auguri a tutti i Matteo!