Mario Ciro Ciavarella Aurelio
San Marco in Lamis, mercoledì 5 settembre 2018 - Per lo scrittore americano Thomas Eliot il mese più crudele è Aprile, con questa affermazione inizia la sua opera “La terra desolata”. Dove mescola memoria e desiderio, in pratica passato e futuro. Allo stesso modo potremmo dire che a San Marco in Lamis, il mio paese, il mese più crudele sia Settembre, dove allo stesso modo si mescola futuro e passato. Il futuro che viene ritardato da inondazioni che sembrano abbiano l’orologio al polso, con il passato estivo che non vuole lasciare le nostre terre ancora riscaldate da un’estate da poco lontana.
Sembra che anche a San Marco abbiamo il nostro 11 Settembre 2001 meteorologico fatto in casa: la data più nefasta della storia recente. Il problema è che il poco gioioso giorno settembrino per noi sammarchesi, di anno in anno, cambia data: può essere il 9, oppure il 15, oppure 1,2,3,4,5 settembre come è successo quattro anni fa. Ricordo che già nel lontano 1975, verso gli ultimi giorni di Settembre, la nostra terra tremò e probabilmente è stato il mio primo terremoto… cosciente che il sottoscritto abbia vissuto. Poiché ricordo che piansi per qualche ora per la forte paura. E in quell’occasione venne chiusa, tra l’altro, la scuola elementare San Domenico Savio per parecchio tempo.
Altra disgrazia, altra paura nella notte tra il 9 e il 10 settembre del 1982 avvenne la storica alluvione che provocò due voragini, in via La Piscopia all’altezza del mobilificio Bisceglia (vedi foto di Michele La Riccia) e la seconda “sop lu pont” vicino la chiesa dell’Addolorata, con i due viali, a noi fin troppo cari, pieni di… lota per alcuni giorni. E non vedemmo nemmeno la finale del Festivalbar vinta da Miguel Bosè, per mancanza di corrente elettrica per molte ore: “sop lu cott l’acqua vedduta…”
Ci vogliamo far mancare qualche terremoto che sia degno di questo nome, visto che comunque siamo protetti da San Michele? Sempre a Settembre 1995, giorno 15; forte scossa tellurica del sesto grado della scala Mercalli che scosse le fondamenta di tutto il Gargano, la terra tremò per parecchi secondi in una giornata calda e assolata, con epicentro locale.
10 settembre 2009: forse una prova generale di quello che è successo pochi gironi fa a distanza di cinque anni. Ancora un’alluvione che bloccò la viabilità tra San Marco e San Giovanni per due giorni. Nel pullman ci fecero fare marcia indietro per ritornare nel paese natio e aspettare che le acque defluissero. E in quell’occasione ci scappò anche il morto per le forti piogge.
E per completare “l’opera” è arrivata la Madre di Tutte le Alluvioni: 1,2,3,4,5, e qualche ora anche del 6 Settembre 2014. Mini Diluvio Locale su tutto il Gargano. Acqua da sopra e acqua da sotto!!! E due anni due anni fa è toccato prendere tanta acqua in testa a quegli sfortunati che nella notte tra l’8 e il 9 Settembre erano fuori per motivi vari. Mha… per caso questo mese di Settembre… fosse nero?? Durante la Rivoluzione Francese, i rivoluzionari cambiarono i nomi ai mesi per dare un taglio netto con il passato sia politico che religioso.
Non vorrei che anche noi dovessimo fare qualcosa del genere per togliere questa strana congiunzione astrale che, quando arriva Settembre, fa scatenare l’ira di dio. Abolirlo, questo si potrebbe fare, toglierlo dal calendario, solo da noi, nel nostro comune. Se poi gli altri paesi limitrofi volessero condividere l’iniziativa, meglio ancora: l’unione fa la forza. Però, non potrebbe essere sufficiente cambiare il nome al mese: se cambi il nome ad un ladro pensi che non ruberà più? assolutamente no, continuerà a rubare, e allora nel nostro calendario locale arrivati ad Agosto si va direttamente… ad Ottobre.
Ma di conseguenza dovremmo abolire anche alcune ricorrenze che cadono proprio nel mese di Settembre: in primis la festa di San Matteo con relativo cantante famoso a seguito, la processione di San Michele, i bagni settembrini, le Terme a Margherita di Savoia, l’inizio dell’anno scolastico (eh, come ngricchen… capellù, jat alla scola…) tante altre cose che iniziano a Settembre, come: rimettere a posto la propria mente e iniziare un nuovo anno sociale.
Tanti piccoli sacrifici che potremmo sopportare, abolendo settembre, per evitare in futuro disgrazie come quelle appena accennate; e senza dubbio non sono solo quelle, ma anche tante altre che non ricordo.
Buon Ottobre!!
Soundtrack: “Scende la pioggia” - Gianni Morandi
Film recommended: “Cantando sotto la pioggia” con Gene Kelly
Book recommended: “Storia della pioggia” di Niall Williams
Mario Ciro Ciavarella Aurelio