di Gian Pasquale La Riccia
San Marco in Lamis, lunedì 20 agosto 2018 - Il prossimo 23 agosto ricorrerà il decimo anniversario della dipartita del Preside Michele Coco. Grande e spontanea fu in quel momento l’emozione che l’intera comunità locale provò e dimostrò. Tutti avevano la percezione che si perdeva un personaggio di grande levatura morale e culturale, importante sia da un punto vista umano che per il suo ruolo educativo.
Dieci anni sono tanti perché l’emozione si stemperi e sopraggiunga l’assuefazione a questa assenza; se l’assenza è colmabile e la vita può continuare, nel bene e nel male. Tutto ciò, però, non è avvenuto per Michele Coco che, a due lustri di distanza dalla sua morte, continua a lasciare inalterato il suo messaggio di cultura e di ricchezza umana.
E questo lo sanno i suoi ex–alunni, sparsi per il mondo e chiamati a ricoprire gli incarichi più svariati e le disparate incombenze. Lo sanno gli uomini di cultura che continuano a confrontarsi con i suoi testi poetici e di filologia e critica letteraria. Permane in tutti costoro la sua lezione di amante spassionato ed appassionato delle Lettere, senza che questo amore sia stato finalizzato a far mostra di sé o accumulare ricchezze per il prestigio della propria fama letteraria.
Lo sanno gli insegnanti che in quella che fu la sua scuola, il Giannone, cercano di tramandarne il ricordo alle nuove generazioni con l’istituzione di un concorso letterario e con l’invito sempre più pressante a leggerne l’opera poetica e di traduzione dal greco, dal latino e dallo spagnolo. La sanno, infine e non ultimi, i suoi famigliari che fanno tesoro di questa bella persona che hanno avuto modo di intrecciare nella loro quotidianità ed a contatto con lui hanno vissuto momenti indimenticabili. Per tutti questi, amanti del Preside Coco, e per chiunque ha avuto modo di conoscerlo, apprezzarlo, e stimarlo, questa ricorrenza non può passare inosservata.
Gian Pasquale La Riccia