Mario Ciro Ciavarella Aurelio

Borgo Celano, martedì 31 luglio 2018 - È stata una scommessa inserire la categoria “Attori” nella seconda edizione dello spettacolo popolare organizzato a Borgo Celano. La recitazione è una corsa a ostacoli, soprattutto quando viene presentata davanti ad un pubblico che assiste a degli spettacoli all’aperto. Non siamo abituati, diciamolo. Ma, se mai si inizia, mai si può intraprendere con questo tipo di discorso. L’impegno in questi casi, deve essere soprattutto da parte del pubblico, che spesso non è attento ad ascoltare gente che addirittura!! recita dei monologhi.

  Il monologo è la parte più impegnativa del Teatro: deve essere talmente efficace, che non deve far distrarre un pubblico soprattutto estivo. L’attore deve fare la sua parte, in questi casi, soprattutto nelle pause, le quali fanno un buon 50% del recitato. Non essendoci interlocutori, l’attore che recita deve “parlare da solo”, ma senza far scadere la sua performance in un qualcosa di sciatto ed inutile. Ed è questo il difficile del monologo.

 I monologhi presentati in questa edizione erano tutti di un buon livello di scrittura. Ma la differenza la fa, naturalmente, l’attore che recita. Chiara Di Maggio (al centro della foto con il premio) che ha vinto in questa categoria, ha dimostrato di essere un’attenta attrice, non solo come prestazione, ma anche nello scegliere ciò che ha recitato.

 Soprattutto nella serata finale, che poi è stata quella che ha deciso la  classifica, Chiara ha scelto un monologo della grande Franca Valeri. Quando l’attrice romana, tanti anni fa, in tv, interpretava “la Sora Cecioni”. La quale era sempre alle prese con il suo telefono (fisso!!!!!), nella ricerca disperata soprattutto del marito.

 Questa interpretazione di Chiara è stata straordinaria, tempi esatti, come anche le pause tra una battuta e l’altra. Per l’anno prossimo, penso che questa categoria rimarrà, e sono sicuro che, visto che il discorso recitazione è iniziato, sarà perfezionato soprattutto dai partecipanti. Non dimentichiamo che solo!!! la cultura ci differenzia dal resto delle altre specie in tutto il creato. Quindi cerchiamo di non dimenticare questo “piccolo” particolare.

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio