Mario Ciro Ciavarella Aurelio

San Marco in Lamis, lunedì 2 luglio 2018 -  Si sente ancora, volendo, pensandoci bene, l’odore della colla, quella un po’ dura, non liquida e trasparente. Si sente quando avviciniamo il nostro naso a vecchi album. Colla un po’ da plasmare prima di essere spalmata sul retro delle figurine. Grazie ad una mini paletta che serviva per raccogliere pochi grammi di colla da un barattolino, prima che venisse messa sui quattro angoli delle figurine.

Il retro era di una carta non proprio sottile, e aveva anche delle scritte: penso elencasse dei regali che si potevano vincere finendo la raccolta.

 La raccolta veniva completata solo da pochissimi affezionati collezionisti, che compravano anche centinaia di bustine, dove dentro c’erano le figurine di calciatori, soprattutto, ma anche altre “Raccolte per la gioventù”. Quelle più belle erano le edizioni dove venivano stampate i calciatori sia con il viso e poi, sulla stessa figurina, in un’azione di gioco.

 Quei calciatori in azione, sulle figurine potevano farti lavorare molto con la fantasia: un portiere con il pallone tra le braccia, poteva farti immaginare il tiro precedente a quella immagine, che aveva fatto finire quel pallone tra le braccia di quel portiere. Come un colpo di testa di un attaccante poteva farti immaginare l’elevazione che c’era stata un secondo prima di quel colpo di testa…

 Erano delle “figurine-moviola”: non riprendevano solo quel momento, ma anche un “prima” e un “dopo”. E la fantasia di un ragazzino faceva il resto. Potevamo fare anche una radiocronaca completamente inventata di un incontro di calcio, vedendo per qualche secondo le figurine dei calciatori. Fino ad arrivare a quel momento ritratto sulla  figurina: era lì che finiva la nostra “visione”.

 C’è un bambino brasiliano che di queste magnifiche visioni ne ha quasi tutti i giorni. Sono visioni prettamente gioiose e ludiche: immagina calciatori, ricorda le loro fisionomie e li disegna. Così come sono ritratti  nell’ultima raccolta “Panini” dei calciatori che partecipano ai Mondiali in Russia.

 Cerca di farli uguali agli originali: Messi con un po’ di barba, i calciatori francesi tutti colorati di nero, Ronaldo con gli occhi fin troppo puntati sull’obiettivo e così via fino a completare il suo album di figurine. Speriamo che ci riesca, questo bimbo brasiliano, a completarlo: finora ha disegnato sui fogli di un quaderno 126 su 682 calciatori.  

 Il bambino è dello stesso paese del calciatore Pelè: Bauru. Forse è una coincidenza e forse no. La genialità quando decide dove nascere ci mette di tutto per non farsi dimenticare. Il bimbo Pedro è un ragazzino povero, come moltissimi suoi coetanei brasiliani, e quando a scuola i suoi amichetti si scambiavano le figurine, lui non potendo, le disegnava: le copiava quando avveniva lo scambio tra i suoi amici.

 In pratica, Pedro, ha ideato dei “Panini” fatti in casa. Una filiale artigianale e non autorizzata per sognare, per avere anche lui delle figurine, e immaginare che anche la sua faccia un giorno potrebbe finire lì sopra, come è successo ai calciatori che sta copiando.

 Lui non ha il problema di dire “Ce l’ho, ce l’ho, mi manca!” Questa cantilena uguale in tutto il mondo anche se in lingue diverse, Pedro non la recita. Quando non ha una figurina, se la disegna, non la chiede a nessuno e non la compra. E la fa uguale all’originale: altrimenti quel suo album qualcuno potrebbe dire… che è un falso!!

 Come quando non si può viaggiare, si immagina quel viaggio, si immaginano spiagge, monumenti e posti che non potremmo visitare mai. Ma riusciamo ad immaginarli uguali agli originali. Con gli stessi colori, le stesse tinte e le stesse ombre, di quando pensiamo di essere lì di sera.

 Abbiamo la straordinaria capacità di fantasticare su tutto quello che vogliamo: ed è questo che ci rende tutti ricchi!! Siamo tutti dei benestanti quando ci mettiamo in testa di esserlo. E il bimbo Pedro ha deciso di completare quell’album. Così potrà dire ai suoi amici: “Non mi chiedete se ho dei doppioni, le mie figurine sono tutte originali!!”

 p. s.: La “Panini” messicana ha in serbo una sorpresa per Pedro, volete vedere che gli ordinerà di disegnare anche i calciatori delle squadre che ai Mondiali in Russia non hanno partecipato?

 

 

Mario Ciro Ciavarella Aurelio