Giuseppe Soccio Dirigente Scolastico
San Marco in Lamis, domenica 24 giugno 2018 - In riscontro alla nota di V.S. n. 9666 del 21.06.2018, si fa notare, innanzitutto, che l’individuazione dei locali per il trasferimento temporaneo delle attività scolastiche, in caso di avvio dei lavori di messa in sicurezza, dovrebbe avvenire in collaborazione con tutte le componenti di tutte le istituzioni scolastiche locali, in maniera da evitare possibili situazioni confllittuali per scelte non condivise.
Con tale spirito, pertanto, lo scrivente pone in evidenza che, nel considerare le possibili opzioni (non so se sia da valutare anche quella di lavori per parti di edificio, senza, quindi, la necessità di un trasferimento totale), bisognerebbe tener in conto la distribuzione dell’utenza sul territorio comunale e le difficoltà che bambini piccoli e famiglie incontrerebbero per soluzioni troppo decentrate, commistione con altri ordini di scuola, percorsi non garantiti dal punto di vista della sicurezza ed altre problematiche. Scelte che non tengano conto delle difficoltà familiari, tra l’altro, potrebbero determinare richieste di trasferimento con gravi riflessi sul piano degli organici per la possibile contrazione degli stessi (e non è affatto scontato che si verifichino compensazioni tra i diversi istituti scolastici: il numero complessivo dei posti potrebbe, comunque, diminuire con classi numerose).
Con l’occasione, considerato che V.S. ha inviato allo scrivente anche la deliberazione con la quale la Giunta Comunale ha approvato lo studio di fattibilità per interventi di messa in sicurezza, si fa notare che tale studio, contrariamente a quanto emerso nel corso di riunioni per illustrare analogo progetto da candidare con fondi europei (PON), esclude completamente interventi indispensabili, a parere dello scrivente, per la sicurezza, l’igiene e la prevenzione antisismica, di risanamento del piano seminterrato (attualmente del tutto inutilizzato ed in stato di grave degrado, ma dalla relazione del progetto non si evince) e prevede ancora un pergolato in legno nel cortile che, già in altre occasioni, è stato valutato negativamente in quanto comprometterebbe la fruibilità di tale spazio per spettacoli ed eventi simili.
Inoltre, si fa rilevare, come già fatto in un incontro con il consigliere comunale dott. Michele Nardella, che dagli atti trasmessi da V.S. non si evince se saranno effettuati lavori che riguardano gli intonaci interni ed esterni, anche se i muri comunque saranno interessati dal rifacimento di impianti (acqua, riscaldamento, nuovi infissi, ecc.). A tale proposito, si evidenzia lo stato degli intonaci interni ed esterni anche ai fini della sicurezza (in numerosi punti emerge il ferro del cemento armato) e quanto contenuto nell’indagine sui soffitti (ing. Petruccelli), nonché nelle numerosse segnalazioni in ordine alla valutazione dei rischi inviate, da anni, dallo scrivente a codesto comune (da considerare, ad esempio, la carenza dei bagni, l’adattamento di marciapiedi ed uscite per consentire un agevole e sicuro deflusso degli alunni: attualmente viene utilizzato un unico ingresso con gravi pregiudizi per la sicurezza). Sempre a proposito di intonaci e pareti, è del tutto superfluo sottolineare che un edificio storico, dal punto di vista estetico, sarebbe poco presentabile con infissi, tetto ed impiani nuovi e rattoppi vari.
Dovranno essere definite, poi, tante altre questioni che il trasferimento implica e che dipendono dal tipo di lavori da effettuare: rete informatica, videosorveglianza interna, patrimonio e attrezzature di laboratorio di un certo valore, archivio, ecc. Infine, considerato che siamo ancora alla fase dello studio di fattibilità e che non ancora è stato emanato il bando per l’affidamento della progettazione, è del tutto giustificato ritenere che i lavori difficilmente possano iniziare entro il prossimo anno scolastico, per cui è da valutare attentamente la necessità di un trasferimento già da settembre per evitare un ingiusificato prolungamento di un anno dei disagi che, comunque, esso comporta.
Data l’occasione, si fa rilevare che sarebbe opportuno tenere in debito conto anche il futuro assetto delle scuole del nostro comune, in considerazione del calo demograficio, degli oneri finanziari per il comune e dei risvolti occupazionali che questo comporta, in modo da evitare possibili duplcazioni di spesa per altri trasferimenti.
Distinti saluti.
Il Dirigente Scolastico
Giuseppe Soccio