Mario Ciro Ciavarella

San Marco in Lamis, venerdì 15 giugno 2018 -  Avete presente quando si giocava a calcio nei cortili o sui campi di periferia qualche decennio fa, e c’erano discussioni lunghe e inutili se quella palla fosse entrata o meno dentro la porta, costituita da due zainetti messi al posto dei pali, senza riuscire a venirne a capo? E poi c’era il “deus ex machina” che entrava in campo e diceva: “E allora, il pallone è mio e ora non si gioca più, se non fate come dico io!!”

  Una situazione simile si è verificata ai Mondiali del 1982 in Spagna, durante l’incontro Francia-Kuwait. Lo sceicco Al Ahmed Al Sabah, fondatore del Comitato Olimpico del Kuwait e al tempo presidente della Federazione calcistica del suo Paese, invase il terreno di gioco per sostituirsi all’arbitro.

 Intervenendo contro il direttore di gara, sollecitandolo ad annullare un gol alla Francia. Poiché i suoi giocatori si erano fermati avendo sentito un fischio. Solo che quel fischio non era stato emesso dall’arbitro, ma da qualche tifoso giocherellone. Di conseguenza i giocatori del Kuwait si fermarono e il calciatore francese Giresse segnò il terzo gol per la sua squadra (l’incontro finì 4-1 per i francesi).

 Quel gol fece da detonatore per la discesa in campo dello sceicco, che prima cercò di attirare l’attenzione dell’arbitro dagli spalti, e dopo scese letteralmente in campo, intimando al direttore di gara di invalidare quel gol fantasma (ma il fantasma non c’era…)

 Sapete come andò a finire dopo 9 (nove!!) minuti di discussione? che l’ebbe vinta lo sceicco: il gol dei francesi venne annullato!!!! E dopo cosa successe? che iniziarono a protestare i francesi (!!??)

 Il calcio è bello anche perché è… avariato!! E non finì lì!! L’arbitro ucraino Stupar, venne radiato dalla FIFA, e lo sceicco invasore venne multato con una somma di denaro che penso non sia nemmeno importante dire (per uno sceicco…)

 Ora, ma come ha fatto un uomo a scendere dalla tribuna d’onore e andare dritto dritto sul campo di gioco, superare il cordone di sicurezza della Guardia Civile spagnola e andare a toccare letteralmente l’arbitro  mentre stava arbitrando? È stato possibile poiché era uno sceicco!!!

 Se fosse stato un uomo comune, come minimo i militari di guardia gli avrebbero sguinzagliato un paio di cani per bloccarlo (e in quella edizione dei Mondiali i cani ce n’erano in abbondanza industriale).  Quindi, ci sono tifosi e tifosi, uomini e caporali!! L’immagine conta, eccome!!! L’abito di uno sceicco già ha un’ampiezza, che tende a tenere lontano anche gli amici: gli sceicchi non camminano mai troppo vicini ai loro conoscenti, fateci caso.

 E poi i gioielli ostentati tra… capo e collo, ai polsi, anelli alle dita chissà di quanti  carati. In pratica, in campo non scese un uomo, ma un albero di Natale laico!!

 Nessuno controbatteva lo sceicco, nemmeno l’arbitro. Quell’uomo venuto dall’Oriente voleva riscrivere le regole del gioco, altrimenti… si riprendeva il pallone!! Poi, dopo minuti di un “monologo su massimi sistemi del calcio non giocato”, l’arbitro si arrese. E quel giorno si arrese anche il calcio: si capì benissimo che questo sport è troppo amato per non provocare incidenti di percorso.

 

Mario Ciro Ciavarella