Redazione

San Marco in Lamis, martedì 22 maggio 2018 - Arrivano i Prof, il film diretto da Ivan Silvestrini, vede protagonisti Claudio Bisio, Lino Guanciale, Maurizio Nichetti e Rocco Hunt.  Mentre (quasi) tutti festeggiano le promozioni all'esame di maturità, al liceo Alessandro Manzoni c'è grande preoccupazione: solo il 12% degli studenti è riuscito a conseguire il diploma. Il Manzoni ha un primato assoluto: è il peggior liceo d'Italia. Non sapendo più che soluzioni adottare, il Preside accoglie la proposta del Provveditore e decide di fare un ultimo, estremo, rischioso tentativo: reclutare i peggiori insegnanti in circolazione selezionati dall'algoritmo ministeriale nella speranza che dove hanno fallito i migliori, possano riuscire i peggiori.

 Obiettivo: avere almeno il 50% di promossi. Così l'Alessandro Manzoni rinnova il corpo insegnanti con sette professori veramente speciali, ciascuno dei quali segue un proprio progetto didattico rivoluzionario e un proprio personalissimo metodo di insegnamento. Con risultati disastrosi. Eppure i ragazzi del Manzoni cominciano a capire che sta accadendo qualcosa di grande e che a quello sgangherato e sconclusionato corpo docente importa davvero di loro, al di là dei programmi scolastici e delle note sul registro. Mette la sua macchina da presa al servizio della comicità e delle particolarità di ogni singolo attore che dirige in un film corale in cui ognuno sembra trovare il giusto spazio Ivan Silvestrini.

Di Maurizio Nichetti sfrutta il corpo più che la voce e l'abilità nello slapstick, di Claudio Bisio la simpatia, di Lino Guanciale una certa tenerezza mista a timidezza, di Maria di Biase la prorompente energia. E prende molto dal fumetto di partenza, prediligendo i colori forti, acidi, e andando avanti per "vignette", scelta che rende il racconto inizialmente mosso e ritmato ma poi eccessivamente episodico e caotico. I peggiori professori che insegnano ai peggiori alunni sono simpatici, ma la loro lezione non si capisce, e forse nemmeno il messaggio del film, che invita sì a una scuola in cui si partecipi con il corpo e con la mente e in cui ci sia uno scambio umano fra gli alunni e gli insegnanti, ma senza insistere sui problemi dei reali luoghi del sapere. E poi gli studenti, ad eccezione del somaro con il volto di Rocco Hunt, sono personaggi senza nessuna profondità psicologica né la gusta scorrettezza, il che finisce per privare Arrivano i prof della sua iniziale carica eversiva. (Comingsoon.it)