Redazione
San Marco in Lamis – martedì 15 maggio 2018 - Ha avuto inizio ieri lunedì 14 maggio il pellegrinaggio verso la Grotta dell’Arcangelo San Michele in Monte San’Angelo. Un pellegrinaggio ricco di fede quello che viene svolto nel mese di maggio dai sammarchersi e che quest’anno ha contato la presenza di oltre 500 pellegrini. Dopo la S. Messa delle ore 5.00 presieduta da Don Michele La Porta i pellegrini tra canti e preghiere sono partiti in direzione Monte Sant’Angelo.
La prima sosta si è tenuta presso il Santuario di San Matteo dove accolti dai frati del Santuario i fedeli hanno sostato per un momento di preghiera. Di nuovo in cammino hanno raggiunto la Chiesa Madre della Città di San Pio. Da qui si è ripartiti verso la Grotta dell’Arcangelo. Prima dell’entrata in Basilica i pellegrini hanno svolto l’ultimo tratto attraversando un sentiero presente sulla montagna comunemente chiamato “la costa”, dove a chi prende parte per la prima volta al pellegrinaggio gli viene dato una pietra a simboleggiare il peso del peccato e che una volta giunto in cima dovrà buttare giù.
Dopo un lunga giornata di cammino i pellegrini intonando il canto a San Michele sono giunti nella Sacra Grotta. Qui il saluto del padre guardiano ha concluso il primo giorno della “Cumpagnia di San Michele”. Domani 16 maggio dopo la S. Messa delle ore 7.00 i pellegrini sammarchesi faranno rientro verso San Marco in Lamias. Al loro arrivo verranno salutati presso il quartiere “Casarinelli” dalle autorità civili e religiose del paese e dai tanti cittadini che con entusiasmo riempiono i lati della strada inoltre si terranno diversi spettacolari fuochi pirotecnici. Il rientro presso la Chiesa matrice è previsto alle ore 21.45.
Quella di San Marco è una delle poche ‘cumpagnie’ di pellegrini rimasti ancora in vita. In passato le ‘cumpagnie’ che facevano anche diversi giorni di viaggio a piedi per raggiungere il santuario garganico erano moltissime: dagli Abruzzi, dal napoletano, dall’agro pontino, dalla ciociaria, dalla Basilicata, dalla Puglia. Ognuna portava il suo rituale, il suo costume, il suo canto. Le ricerche di storia religiosa ci hanno dato un grande spaccato di questa gente che si metteva in cammino con meno di niente, pur di venerare l’Arcangelo Celeste.
Dagli ultimi decenni i lunghi percorsi a piedi sono scomparsi, le ‘cumpagnie’ raggiungono Monte Sant’Angelo con i pullman e fanno solo gli ultimi chilometri a piedi. Dunque, solo la ‘cumpagnia’ di San Marco in Lamis va ancora ininterrottamente in pellegrinaggio a piedi, osservando un rituale simile da secoli. Da alcuni anni anche da Vieste e Manfredonia hanno ripreso il pellegrinaggio comunitario. É ancora facile incontrare pellegrini solitari che camminano su queste strade attraversate per secoli da milioni e milioni di devoti e penitenti.