Antonio Del Vecchio
San Marco in Lamis, giovedì 3 maggio 2018 - Ritorna in auge, seguendo l'esempio delle antiche radio libere, una emittente, altrettanto libera, a San Marco in Lamis. Il riferimento a Radio 102 Record, consociata a Radio Cattolica di Foggia. La stessa, attiva da circa quattro anni, è ascoltabile in FM sui 102 Mhz sia in ambito locale sia sul Web all’indirizzo http//radiomusic102myl2mr.com. E’ una bella riscoperta , di cui tutti ne parlano bene, perché richiama la mitica epoca in cui era facile far sentire la propria voce nell’etere, unitamente a qualche bella canzone o musica.
La libertà di comunicare, allora faceva seguito a quella della contestazione del ’68, con tutta la sua creatività e idee innovative. L’esperienza ha il suo massimo sviluppo soltanto verso la metà degli anni’70, allorché l’etere, dopo il cavo, fu del tutto liberalizzato e liberato dalla RAI che ne deteneva il predominio assoluto. Bei tempi quelli! Bastava un semplice microfono, un mixer e un’antenna appunto, per mettere in condizione chiunque di manifestare liberamente la propria opinione ed azione.
Il resto, infatti, non aveva alcun costo, perché il tutto poteva facilmente essere irradiato e diffuso con il volontariato. C’erano giovani Dj che stavano in quelle stazioni improvvisate per ore ed ore, anzi per intere giornate, armati di passione e senza nulla pretendere in cambio. La loro unica soddisfazione era quella di accontentare il pubblico degli ascoltatori con le loro divertenti performance. Tant’è che contribuirono con il loro esempio e creatività a spingere la Rai a svecchiarsi e a rinnovare i propri programmi e il suo modo di essere e di fare. Non solo, ma favorirà da lì a poco anche la nascita e lo sviluppo delle TV locali, che non furono da meno nel rinnovamento ed arricchimento della comunicazione sonora e visiva.
Più tardi l’esperienza, dopo anni ed anni di successo, all’improvviso sparirà, per colpa della burocrazia, resa famelica ed oppressiva dalle nuove normative che posero una serie di insuperabili difficoltà sulla loro esistenza ed ampliamento. Così, come erano nate, ad una ad una sparirono, lasciando dietro di sé un doloroso rimpianto, che solo il tempo lenirà. Il resto essendo a noi più vicino è maggiormente comprensibile. Il riferimento è all’avvento del Web che sta distruggendo i tradizionali canali informativi, come i giornali cartacei e le Tv e le stesse radio passate tutte ad internet. In questo caso si parla di web radio.
In campo radiofonico San Marco, durante l’era delle radio libere, è presente con alcune radio cittadine, quasi tutte gestite da giovani politici e laici d’avanguardia. Tra l’altro, va evidenziata l’emittente di Bibi Gas, che per vari anni sarà un punto di riferimento insostituibile in questo campo e successivamente anche in quello politico, con l’assunzione della carica di v.sindaco. Successivamente si farà avanti anche la TV locale, meglio nota col nome di Telesammarco, la cui eco non ancora è del tutto spenta. Anzi da un momento all’altro si attende la sua rinascita con il rilancio dei suoi accattivanti programmi.
L’attuale radio comunitaria è ubicata nella chiesa di San Bernardino, capeggiata dal parroco don Matteo Ferro. Ne è direttore responsabile il giornalista Michele Centola, lo stesso di sanmarcoinlamis.org, sito web locale, dove la stessa radio si può ascoltare in streaming da un banner collegato sulla sinistra della home page. I dj che si alternano ai microfono sono: Giuseppe Ciavarella, alias “Mister One”, Donato Parisi, Peppe Santoro, Michele Mossuto, Antonio D.J., Matteo, Carlo, Domenico. A questi vanno aggiunti i nuovi arrivi: Pietro, MariaLuigia Martino e Arcangela Villani. Trattandosi di un’emittente di emanazione ecclesiale, ogni sera dalle 17,30 è possibile ascoltare il rosario e la Santa Messa dedicata a tutti gli ammalati e anziani che non possono recarsi in chiesa.
Durante l’imperversare delle radio libere su citate, anche nella vicina Rignano dominò una radio parrocchiale ad opera di Don Pasquale Granatiero, che ad un certo punto innovò il tutto, dando ampio spazio ai giovani e a dj, anche non vicini alle sue posizioni religiose e politiche. Nacque accanto il periodico Rignano Yung. Fu una vera rivoluzione, interrotta con la sua morte.