Raffaele Fino
San Marco in Lamis, venerdì 20 aprile 2018 - Sui contributi del Ministero dell’Interno di € 3.198.532,91 per la ristrutturazione della Scuola Elementare "Balilla" e di € 2.086.384,21 per la ristrutturazione di “Palazzo Badiale”. Il tempo galantuomo ovvero il volto ironico della storia. Come faccio abitualmente non intervengo quasi mai su temi amministrativi. E se lo faccio è per dare un contributo a questo nostro paese e informazioni ( il più possibile esatte e veritiere) ai nostri cittadini, che vanno rispettati proprio con il dire la verità e le cose come stanno. ( Lo farò anche su qualche altro importante problema.)
Dicevo prima che non sarei intervenuto nemmeno in questo caso, ma mi è venuto alla mente un comunicato di un mese fa della locale sezione del PD, con il quale, il segretario, presumo, riprendeva alcuni temi affrontati in modo non molto rispettoso della verità. Ancora una volta, in quel comunicato, si parlava di “compagnia dissestante”, di “bilanci … litanie su Ambito Sociale e debiti pregressi” definiti “cavalli di battaglia ormai azzoppati dalla realtà … “ che di tale compagnia dissestante “ne disvela magagne, incompetenze, incapacità”.
Se chi ha scritto il comunicato fosse stato aiutato, in quanto giovane, a ben conoscere la materia e a leggersi bilanci e pratiche amministrative, sicuramente il suo intervento sarebbe stato di tutt’altro tenore. Avrebbe così appreso, per fare un solo esempio, che il nostro comune, a differenza di tanti altri comuni, nella vicenda del fallimento GEMA non solo non ha perso quasi niente, ma in zona cesarini ( così dicono, mi sembra, quanti seguono il calcio) ha recuperato, appunto l’intera debitoria ( intorno ai due milioni di euro) e ha avviato l’esposto che ha scoperto l’amara verità sulla GEMA, che ha visto tanti comuni amministrati, secondo il PD, da “compagnie non dissestanti” truffati per milioni di euro.
Ma anche il caso del finanziamento delle ristrutturazioni del Balilla e del Municipio, potrà servire al giovane segretario, se gli passeranno la documentazione, che comunque alleghiamo a questa nota, per apprendere che la politica non è solo propaganda ( giusta quando è onesta e veritiera) ma anche riconoscimento di un lavoro, oggettivamente di squadra, che le amministrazioni, volendo o non volendo,fanno nel loro alternarsi.
Sarebbe anche l’occasione, per porre fine , a litanie stancamente ripetute sulla mancanza di responsabilità delle amministrazioni precedenti a quella che ha visto lo scrivente rivestire la carica di assessore al bilancio. Sarebbe, inoltre, anche l’occasione per porre fine a comunicati pieni di insulti a sindaci, assessore al bilancio, consiglieri comunali, rei di aver dovuto, in forza delle leggi, e guidati dal senso di onesta intellettuale, oltre che morale, dire la verità sui debiti del comune e prendere atto del dissesto finanziario.
Infatti ora, l’Amministrazione Merla “esulta”, giustamente, per la pioggia di milioni caduta su “Palazzo Badiale” (€ 3.198.532,91 ) e sul Balilla (€ 2.086.384,21), senza, ancora una volta, dire tutta la verità. Quella verità che aiuterebbe molti giovani a crescere politicamente e amministrativamente e i cittadini a mantenere una visione sana della politica, senza rincorrere parole d’ordine populiste ed ingannevoli.
E, la verità è molto semplice. La legge 205 del 27 dicembre 2017 (la cosiddetta “finanziaria”), ai commi 853-861, prevedeva contributi ai comuni “per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio”, nella misura massima, per ogni comune, di € 5.225.000 euro complessivi.
Per accedere al contributo, bastava fare una semplice domanda, entro il 20 febbraio 2018, su un modello di sole 2 pagine già predisposto dal ministero, nel quale indicare le opere di messa in sicurezza da realizzare, il CUP (codice unico di progetto) e l’inclusione delle opere in uno strumento programmatorio (piano triennale opere pubbliche o DUP).
Per il 2018 erano disponibili 150 milioni di euro, da assegnare prioritariamente ai comuni con minore incidenza dell’avanzo di amministrazione riferito all’ultimo rendiconto della gestione approvato. Questo significa che la graduatoria non è stata stilata in base ai progetti (non ne era previsto nemmeno la trasmissione), ma semplicemente in base al maggior disavanzo, cioè ai debiti maggiori.
Avendo il comune di San Marco in Lamis dichiarato nella domanda di avere entrate finali pari a € 10.803.264,50 ed un avanzo di amministrazione in negativo (al netto della quota accantonata di ca. 2.000.000 di euro) di € 6.562.040,53 (un disavanzo quindi) ed avendo, pertanto, un rapporto di -60,74% tra entrate e disavanzo, si è classificato al 51° e 52° posto tra i comuni con maggiori debiti rispetto alle entrate.
In conclusione, se la passata amministrazione non avesse detto la verità sulla effettiva situazione “dissestata” delle finanze comunali, questo contributo di oltre 5 milioni per la messa in sicurezza di “Balilla” e “Palazzo Badiale” non sarebbe stato concesso. Come si vede, questo provvedimento dimostra chiaramente quanto dicevo prima e cioè che le amministrazioni anche nel loro alternarsi fanno oggettivamente un gioco di squadra. Di questo bisogna prendere atto.
Come pure ci auguriamo, caro giovane segretario del PD, che si prenda atto, cosa del resto che ha sempre fatto l’assessore al bilancio uscente, che il dissesto era inevitabile, che all’interno della debitoria c’erano debiti pregressi oltre a fondi dell’ambito sociale. Debiti certificati, ancora un volta, anche da questa Amministrazione con la documentazione che accompagnava le due richieste di finanziamento inviate al Ministero.
Ci auguriamo, infine, che abbiano termine i comunicati, i comizi, le insinuazioni da viale del PD sul dissesto: (“scelta grave e scellerata”, “dissennato e immotivato dissesto” … ) e che si torni a discutere delle problematiche attuali del paese e delle emergenze, gravi e pesanti, che come comunità stiamo vivendo.
Socialisti per San Marco
Raffaele Fino