Napoleone Cera
Foggia, mercoledì 2 aprile 2025 - “Abbiamo votato una mozione che riconosce finalmente la drammaticità della crisi idrica che sta colpendo la provincia di Foggia. Ma non basta dire che c’è un’emergenza. Ora servono risposte immediate. Perché chi lavora la terra è al collasso, e non può più aspettare!” Lo dichiara il Consigliere regionale Napoleone Cera a margine della votazione della mozione sulla crisi idrica in Capitanata, approvata oggi dal Consiglio regionale della Puglia.
“Gli agricoltori del foggiano stanno vivendo un incubo. Pagano un servizio che non ricevono. I campi sono secchi, i pozzi sono vuoti, le coltivazioni sono a rischio. E nel frattempo le bollette per l’irrigazione arrivano puntuali, come se tutto funzionasse. È una vergogna! È una truffa legalizzata!” La mozione approvata impegna la Regione a dichiarare lo stato di emergenza, a sollecitare investimenti per le dighe di Occhito e Palazzo d’Ascoli, a sbloccare progetti infrastrutturali fermi da anni.
“Ben venga il riconoscimento dello stato di emergenza, ma servono cronoprogrammi, fondi tracciati e soprattutto obblighi per i Consorzi di Bonifica: chi non garantisce l’acqua non può pretendere pagamenti!” – attacca Cera – “Basta con i piani sulla carta, basta parole! L’acqua serve oggi, non nel 2027!” Il Consigliere Cera rilancia: sospensione immediata dei pagamenti per l’irrigazione dove il servizio non viene erogato, attuazione rapida degli interventi su invasi e interconnessioni, fondi veri per aiutare le aziende agricole in ginocchio.
“Non possiamo continuare a raccontare che ‘ci stiamo lavorando’. È un ritornello che non regge più. La gente vuole acqua, non conferenze stampa. Se la Regione non è in grado di garantirla, lo dica apertamente. Ma almeno abbia la decenza di non far pagare per un servizio fantasma.” “Abbiamo votato questa mozione, sì. Ma da domani controlleremo punto per punto cosa viene fatto. Perché non possiamo più accettare che interi territori agricoli, motore della Puglia, siano abbandonati alla sete. È il tempo della verità. E chi non è capace di dare risposte, si faccia da parte.”