Redazione
Bari, mercoledì 26 marzo 2025 - L’artista Nicola Liberatore è presente nella mostra collettiva “ NOIR” lo splendore del nero con l’opera Icone, 2025, strass, pigmenti, legno, cm 89 x 75 x 3, a cura di Giusy Petruzzelli e organizzata dall’Alliance Francais Bari, presso Artoteca Alliance in Strada de’ Gironda a Bari, dal 21 marzo al 13 aprile 2025. Noir. Lo splendore del nero, è una mostra dedicata al nero come elemento centrale della ricerca artistica. L’esposizione raccoglie opere di artisti che hanno scelto il nero come cifra stilistica o lo hanno esplorato in opere iconiche, tra astrazione e figurazione, materia e luce.
Il titolo riprende volutamente il titolo del saggio del filosofo francese Alain Badiou Lo splendore del nero. Filosofia di un non-colore, un testo che interroga il significato di un colore tanto carico di simbolismo quanto dibattuto. Il nero è al contempo assenza e profondità, mistero e rivelazione, lutto e rinascita, oscurità e luce. Tra i protagonisti della mostra due figure chiave dell’arte informale europea, Pierre Soulages e Hans Hartung, affiancati da artisti contemporanei che, con linguaggi differenti, si misurano con la complessità di questo colore/non-colore: dall’astrazione segnica alla pittura materica, dalla performance alla scultura. Noir. Lo splendore del nero è una mostra collettiva che la curatrice Giusy Petruzzelli ha ideato appositamente per l’Artoteca dell’Alliance Française, con le opere di artisti che lavorano abitualmente con il nero, o che in nero hanno creato opere iconiche, alcuni dei quali hanno una consuetudine espositiva con l’Alliance.
Essa è anche un omaggio postumo a Domenico D’Oria (1939-2019), per anni alla guida dell’Alliance Française e animatore instancabile della vita culturale della città di Bari, in memoria della sua appassionata ricerca dei legami virtuosi fra la letteratura e le arti visive. Venerdì 11 aprile, alle 18:30, si terrà la performance intitolata Esterofimia dell’artista Nico Angiuli. Il coordinamento generale è di Serge D’Oria, direttore dell’Alliance Française. Il progetto grafico del catalogo è a cura di Mario Brambilla. Scrive in catalogo Giusy Petruzzelli, curatrice della mostra: Noir. Lo splendore del nero, titolo della mostra e fortunata trasposizione italiana del titolo del testo del 2016 Le Noir. Éclats d'une non-couleur del filosofo francese Alain Badiou (n. Rabat, 1937) è frutto di una serie di letture, opere d’arte, esperienze legate al nero in cui mi sono imbattuta.
Fra i testi è stato appunto illuminante il libro di Badiou, che nasce dall’osservazione della società francese, grazie agli studi e all’insegnamento che egli ha praticato a Parigi dagli anni Cinquanta, con incursioni nell’arte, nella letteratura, nel mondo naturale e nell’umano e con gustose aperture alla vita privata (la scoperta della sessualità, ad esempio, è colma di riferimenti a situazioni che si consumano nell’oscurità e a indumenti in cui ricorre il nero). A pari merito per importanza cito il volume del 2008 dello storico e antropologo Michel Pastoureau (n. Parigi, 1947), Nero. Storia di un colore, il quale già nel titolo esprime una concezione opposta riguardo al nero, inseguito nel tempo lungo della storia occidentale, spesso in opposizione al bianco, al rosso, o estensione del blu, del marrone, del viola. Scrive in catalogo Michèle Sajous, presidente dell’Alliance Française Bari: Le noir est une couleur, il nero è un colore, proclamava, a mo’ di sfida, il titolo di una mostra allestita nella famosa galleria Maeght di Parigi.
Tra i pittori figuravano Matisse, Braque, Bonnard…, i più grandi coloristi dell’epoca. Eravamo nel 1946, all’indomani della seconda guerra mondiale, si trattava di convertire i tempi oscuri dai quali si emergeva in un colore, cioè nella luce. La mostra è ad ingresso gratuito e sarà visitabile da venerdì 21 marzo a domenica 13 aprile, ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. • Venerdì 21 marzo: vernissage ore 18:30 • Sabato 22 marzo: 10-13 | 17-20 • Domenica 23 marzo: 10-13 | 17-20 • Venerdì 28 marzo: 10-13 | 17-20 • Sabato 29 marzo: 10-13 | 17-20 • Domenica 30 marzo: 10-13 | 17-20 • Venerdì 4 aprile: 10-13 | 17-20 • Sabato 5 aprile: 10-13 | 17-20 • Domenica 6 aprile: 10-13 | 17-20 • Venerdì 11 aprile: 10-13 | 17-20 (performance ore 18:30) • Sabato 12 aprile: 10-13 | 17-20 • Domenica 13 aprile: 10-13 | 17-20
Nicola Liberatore nasce a S. Marco in Lamis (Foggia) nel 1949. Vive a Foggia. Nel centro garganico trascorre la sua infanzia e parte dell’adolescenza, assorbendone il grande substrato culturale e sacrale, la cui memoria sarà poi fonte primaria della sua arte. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia e si abilita in Disegno e Storia dell’Arte. Già dal 1970 inizia ad esporre in spazi pubblici e privati, con una figurazione critica di impegno sociale che lascerà gradualmente il posto ad una elaborazione di “intensa elaborazione antropologica” (L. Cataldo) dove la “materia diventa immagine carica di esistenza” (M. Casamassima). Ha fatto parte del Laboratorio Artivisive di Foggia e collabora attualmente con l’associazione Spazio 55-arte contemporanea.
Ha allestito numerose mostre personali e partecipato a importanti rassegne d’arte sia in Italia che all’estero ottenendo importanti riconoscimenti. Nel 2004 i critici L. Caramel, T. Carpentieri, P. Marino, gli conferiscono il Premio Paolo VI nell’ambito della Terza Triennale d’Arte Sacra di Lecce “per aver saputo evocare un’immagine mariana di rarefatte trasparenze grazie alla preziosità materica di trame, anche di uso liturgico, in funzione di simbolismo segnico”. Lo stesso anno viene invitato da Giorgio Di Genova a partecipare alla mostra Luce, vero sole dell’arte, presso il Museo d’Arte delle Generazioni Italiane del ‘900 “P.Bargellini”, di Pieve di Cento (Bologna). Nel 2011 è invitato alla 54^ Biennale di Venezia, Padiglione Italia, Palazzo delle Esposizioni, Torino. Nel 2012 è tra gli artisti premiati alla XII Biennale dell’acquarello di Albignasego (Padova)..
Nel 2013 partecipa a Napoli alla mostra Paleocontemporanea, curata da Holger Milkau, a settembre-ottobre dello stesso anno, espone a Villa Soragna, Collecchio (Parma) in una mostra personale, Nicola Liberatore, il sacro, l’uomo, l’arte, a cura di Guido Pensato. Nel 2016 è tra gli artisti invitati a rappresentare il Genius Loci pugliese nell’omonima rassegna curata da Clara Gelao presso la Pinacoteca Metropolitana “Corrado Giacquinto” di Bari. Nel 2014 espone contestualmente presso la Sala Grigia del Palazzetto dell’Arte e Museo Civico di Foggia in una mostra personale Oltre l’oblio, curata da Gaetano Cristino e Luigi Paolo Finizio. Nel 2017 è invitato alla Biennale del libro d’artista a Napoli. Nel 2018 la Fondazione dei Monti Uniti di Foggia gli ha dedicato una mostra antologica, ri-velazioni, curata da Gaetano Cristino, che ha ripercorso tutto il suo itinerario artistico. Nel 2019 gli viene assegnata una sala del Palazzo delle Arti di Capodrise (Caserta) per esporre le sue opere nella mostra Oblio – Memoria, a cura di Michelangelo Giovinale e da settembre 2021 è in permanenza una sua opera nella Collezione dello stesso Palazzo. Nell’estate 2022 è presente nella mostra: Quadrilli di Donne Quadri di Madonne , a cura di Gianfranco Piemontese, una mostra tra Foggia e Procida. La Madonna dei Sette Veli nella devozione popolare, Galleria Fondazione dei Monti Uniti, Foggia – Cappella di Santa Maria alle Cerrate, Procida e nella mostra La via dell’Angelo, Museo Diocesano di Ostuni. Dal 31 marzo al 1 maggio 2023 espone presso il Museo Civico di Foggia in una mostra personale Luoghi,Madonne e Angeli, a cura di Gaetano Cristino , patrocinata dal Comune di Foggia e dal FAI Foggia. Espone nella mostra collettiva ARS STEAS,a cura di Rosanna De Cicco, Ji Shaofeng, Milot, presso il Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino, Montesarchio (Benevento) dal 17 dicembre 2023 al 31 marzo 2024. Invitato dalla Direzione dell’Archivio di Stato di Foggia, realizza una mostra personale site-specific nel Palazzo Filiasi di Foggia dal 21 dicembre 2023 al 12 gennaio 2024. Espone al MUST Museo Storico della Città di Lecce nella mostra Aracne dal 22 marzo al 22 ottobre 2024 e in una mostra personale Le ri-velazioni del blu, a cura di Federica Mingozzi e Antonio Spanedda, presso il Salotto IOTIAMO , Varallo (Vercelli) Valsesia Italy dal 14 al 27 aprile 2024. Espone nella mostra collettiva ARS STEAS, presso il Maschio Angioino a Napoli dal 4 al 31 maggio 2024. Nell’ estate 2024 è presente nella mostra Rammendare Ambienti – Ricamare Paesaggi, a cura di Gabriella Anedi, a Grassoney - Saint - Jean e nell’evento ORSOFF ad Aosta e nella mostra StregArti, a cura di Rosanna De Cicco, presso il Palazzo Paolo V a Benevento. Invitato dal Comune di Carlantino realizza una mostra personale, Echi dal Sacro, presso la Cappella della Santissima Annunziata, 30 novembre 2024 – 9 marzo 2025.
La chiave di comprensione di tutta l’opera dell’artista garganico, palesata in numerose mostre personali, è il suo “persistente indagare sulle possibili evidenze estetiche, ma anche simboliche, dello stratificarsi, sugli oggetti, del tempo e delle manipolazioni, intenzionali o meno”. “Il mio assillo è la relazione tra la materia e il tempo” sostiene Liberatore. E in effetti questo continuo tessere e riannodare passato e presente, valori magici ed istanze razionali, mondo contadino e società industriale, lo porta a sperimentare combines, tra materiali e tecniche diversi, sempre più suggestive e poetiche dove la spiritualità costantemente si rinnova.