Antonio Del Vecchio
Capitanata, giovedì 2 novembre 2023 - A cent’anni dalla realizzazione del primo monumento pro Caduti, realizzato nel primo dopoGuerra, a Palma Campania, centro in vista nel napoletano, saranno presenti alla cerimonia commemorativa anche il Gargano e la Capitanata. Nel primo caso l’uno lo sarà per via del suo realizzatore, Gaspare Bisceglia, grande ed affermato scultore originario di Monte Sant’Angelo e per conto dell’intera provincia pugliese, dall’architetto e storico dell’ arte, Gianfranco Piemontese.
E questo non a caso, in quanto lo studioso da alcuni anni si sta occupando dell’importante ed avvertito tema, di cui si ignorava sino a qualche tempo fa ogni cosa. Infatti, grazie a lui, oggi conosciamo a menadito autori ed opere di ogni luogo, a cominciare da quello natale dell’autore e per finire a San Marco in Lamis, dove la sua significativa opera campeggia nella centralissima e frequentatissima “Villetta” comunale. Qui, la firma dell’opera non solo si ignora tra il pubblico comune, ma anche tra la gente che conta.
Altrettanto accade nella vicina Rignano, dove il predetto Piemontese ha messo in chiaro ogni sottigliezza sul Monumento ai Caduti della I grande Guerra. Per la seconda, invece, ci ha operato in tutto chi scrive, dando vita al v. ” Io parto non so se ritorno“, 2014. Degli altri interventi scultorei compiuti dal medesimo artista ne parla a iosa il Piemontese, di cui riportiamo di seguito l’approfondito e particolareggiato comunicato stampa, con qualche accento iniziale un po’ ironico ed accattivante:
“Beh, l’autore del monumento è stato lo scultore Gaspare Bisceglia (Monte Sant’Angelo 1884 – Napoli 1959), che si formò all’Accademia di Belle Berti di Napoli, e iniziò una brillante carriera artistica. Tra l’altro in provincia di Foggia realizzò ben quattro monumenti: quello di Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis, Trinitapoli e a Foggia, una lapide bronzea che venne inaugurata al 14 reggimento Foggia, nel 1916 con la guerra ancora in corsa. Ma a Napoli farà parte di quel milieu di artisti che hanno attraversato la fine del XIX secolo e il secolo XX.
Palma Campania celebra la sua storia, nel giorno in cui si festeggia l’Unità Nazionale e le Forze Armate. Sono infatti trascorsi cento anni esatti da quando – nei giardinetti di via Municipio – fu inaugurato il Monumento dedicato ai Caduti della Grande Guerra (1915-1918). Il 4 novembre 1923, l’allora Amministrazione Comunale e la comunità tutta applaudirono il taglio del nastro per l’opera scultorea realizzata dall’artista Gaspare Bisceglia. Furono 94 le vittime tra i giovani palmesi che difesero con la vita la Patria.
Un secolo dopo, esattamente nella giornata di sabato 4 novembre 2023, un doppio appuntamento rinnoverà il ricordo di questi valorosi soldati e scandirà un toccante momento al quale è stata chiamata a partecipare l’intera comunità locale: alle ore 10:00 verrà inaugurata al palazzo municipale una Mostra di Giornali e Manifesti d’Epoca, risalenti agli anni ’20 del secolo scorso; alle ore 11:00 si terrà al teatro comunale la presentazione del libro dedicato al Monumento ai Caduti della Grande Guerra, in occasione del centenario della sua inaugurazione. Pubblicata dalla Michelangelo 1915 Editore, l’opera è frutto di un lavoro di ricerca che è durato qualche anno. Tutto è partito dal ritrovamento del libello, pubblicato nel 1923, di Domenico Capasso, assessore comunale dell’epoca e componente della Commissione Pro Monumento ai Caduti di Palma Campania.
«Un documento – afferma l’editore Dino Lauri – che ha subito destato la nostra curiosità e che è stato in seguito corredato da approfondimenti effettuati grazie alle informazioni raccolte dall’archivio della Michelangelo 1915 Editore, dove sono state recuperate le trascrizioni di articoli di giornale, apparsi tra il 1920 ed il 1923. A ciò, va aggiunto anche l’aiuto prezioso fornito dall’archivio dell’Istituto Servi di Maria di Saviano, che ha permesso di toccare con mano i documenti e le epistole del tempo tra i protagonisti che hanno contribuito alla realizzazione del Monumento. Tra questi, c’è da ricordare sicuramente il commendatore Luigi Carrella, che tanto si prodigò per la comunità, contribuendo economicamente alla realizzazione di molte altre opere. Tanto è vero che Carrella, nel 1920, fu insignito della medaglia d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione e nel 1922 fu eletto cittadino benemerito del Comune di Palma».
Il libro riscopre una Palma caratterizzata da una vivace dialettica culturale, oltre che politica e sociale. Ciò è testimoniato da quanto riportato sui giornali locali dell’epoca, come “Gente Nuova” e “Corriere del Lavoro”, che nel primo ventennio del Novecento alimentavano il dibattito culturale del territorio, portando l’informazione cittadina fuori dai confini del paese. «Siamo custodi della nostra storia e il nostro compito è quello di trasmetterla e farla conoscere alle nuove generazioni. – queste le parole del primo cittadino Nello Donnarumma – Cento anni fa, novantaquattro giovani come loro hanno prestato la loro esistenza a difesa di uno degli ideali più alti: la Patria. E noi, come cittadini anzitutto e poi come amministratori, non possiamo che dimostrarci orgogliosi e fieri di chi ha difeso fino alla morte il suolo italico. L’opera meritoria della Michelangelo 1915 Editore è un omaggio sentito e meritato per i nostri valorosi eroi, che ogni anno – da un secolo – commemoriamo ponendo una corona d’alloro presso il Monumento ai Caduti».
A introdurre la presentazione del volume sarà Placido de Martino, erede dell’illustre senatore Antonio de Martino, medico personale della Regina Margherita. A seguire, i saluti del sindaco di Palma Campania, Nello Donnarumma. Sono poi previsti gli interventi dell’editore Dino Lauri, dello storico dell’arte Gianfranco Piemontese, dello storico locale Pasquale Gerardo Santella. L’evento è patrocinato dal Comune di Palma Campania ed è stato promosso dalla Michelangelo 1915 Editore e dalla Pro Loco Castello” . F.to Gianfranco Piemontese, Foggia, 30 ottobre 2023.