Comunicato Stampa

Manfredonia, giovedì 7 maggio 2020 -  Attivista in tematiche sociali Paolo Ciro D’Apolito, in modo costruttivo riassume delle idee sui potenziali destini dell’Ospedale San Camillo di Manfredonia. D’Apolito afferma: “l’Ospedale di Manfredonia negli ultimi anni sembra stia vivendo momenti di incertezze. Possiamo rilanciarlo puntando a reparti particolari con veri e propri centri di ricerca e sperimentazione.  Interessanti risultati efficaci risultano da settori poco costosi e quindi valide alternative: Plasmaterapia (ricordiamo il dr. G. De Donno, Genio Italiano per la promettente cura al Covid-19);

la Ossigenoozonoterapia (anche questo con risultati eccellenti sul Covid-19); l’utilizzo delle straordinarie Cellule Staminali; il Metodo Di Bella molto interessante; collaborazioni con il CIBIO (Centro di Biologia Integrata, Università di Trento) all’avanguardia sugli studi su Molecole e DNA; la Semeiotica collegata con l’introduzione di alimenti che non sono tollerati; l’Epidemiologia  correlata e confrontata con le abitudini alimentari; la Dieta Mima Digiuno del dr. Walter Longo; ed altro”.

Conclude D’Apolito: ”sarà necessario comunque potenziare: il Pronto Soccorso (ad es. raddoppiando il personale e introducendo l’elisoccorso per servire il bacino di sua competenza e non solo); il servizio molto utile dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) e la diffusione della comoda Telemedicina Domiciliare; ecc… Abbiamo ampi margini di alternative valide ed efficaci e poco costose. Si riducono i costi, innoviamo e puntiamo all’efficienza. Tutto si può fare quando si ha una visione chiara della medicina del futuro”.

 

Paolo Ciro D’Apolito