Antonio Daniele
Capitanata, mercoledì 26 febbraio 2020 - Un richiamo forte e di grande spessore, quello che rivolgono i Vescovi della Capitanata a tutta la popolazione nel giorno di mercoledì delle ceneri. Dopo i gravi fatti che hanno visto la Provincia di Foggia protagonista in negativo in questo inizio 2020, i Vescovi ritornano sull’argomento con un messaggio che sarà letto in tutte le Chiese della nostra provincia nel primo giorno della Quaresima.
I Vescovi sono preoccupati per “gli episodi gravi e inquietanti a cui assistiamo (omicidi, tentati omicidi sparatorie, atti intimidatori ed estorsioni, furti e riciclaggio di denaro proveniente da spaccio e ogni tipo di malaffare) che rendono l’intero nostro territorio ad alta esposizione mafiosa”. L’analisi dei Vescovi è quella di un “impoverimento del nostro territorio, sempre più caratterizzato da meno servizi, meno infrastrutture, meno lavoro e meno prospettive per tutti. Questa situazione causa una “desertificazione strisciante”, ossia la fuga dei giovani dal sud Italia”.
La risposta a tale situazione, è quella di una “Chiesa che si sente impegnata a risvegliare le coscienze, educare al senso civico, formare persone che abbiano il coraggio di assumere la responsabilità di essere onesti cittadini, promuovere la missione della politica e costruire modelli sani di imprenditorialità”. La voce dei Vescovi è una voce di speranza e incoraggiamento a non farsi travolgere dal male, dall’egoismo e dal disinteresse, ma ognuno faccia la sua parte nella giustizia e legalità.
“Capitanata, non lasciarti rubare la speranza- continuano i Vescovi nella loro missiva- possiamo rialzarci solo se camminiamo insieme, ciascuno per la propria parte, evitando scontri o contrapposizioni, creando alleanze con tutti coloro che amano le buone pratiche e i comportamenti virtuosi. Saremo, così, Chiesa in uscita, la società che guarda al suo futuro, i cittadini che pensano a lasciare alle generazioni future una casa comune, solida e ricca di prospettive, in questo meraviglioso territorio.
Abbandoniamo l’egoismo, l’indifferenza, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù, condividendo, particolarmente con i più poveri, i nostri beni spirituali e materiali”. L’impegno che i Vescovi indicano per questa Quaresima e che ognuno di questi giorni sia tappa di legalità.