Comunicato Stampa
Capitanata, martedì 4 febbraio 2020 - “Le pregevoli iniziative dell’Antimafia sociale a Foggia e di ieri a San Severo, unitamente a quanto affermato negli incontri istituzionali succedutisi nel capoluogo foggiano, ci spronano ancor di più, in attesa che arrivi il fattivo ministro Luciana Lamorgese, a richiamare l’attenzione alla sperequazione, nella distribuzione di risorse economiche anche in questo delicato ambito.
Agli oltre 60 miliardi di euro annui che, infafti, vengono sottratti al Mezzogiorno nella spesa pubblica dallo Stato destinandoli nel resto del Paese (e che si sommano a quelli levati nel cd del settore allargato) – afferma il segretario foggiano del Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale Pasquale Cataneo– ciò ha riguardato anche il PON “Legalità“ 2014-2020 ad esempio l’asse 2 “Rafforzamento presidi di legalità di aree vulnerabili”. In tale programmazione, purtroppo, le risorse economiche e gli investimenti sono stati effettuati in modo, a dir poco, disomogeneo. La Puglia e la Capitanata sono rispettivamente agli ultimi posti nei finanziamenti di tale asse, la prima, tra le regioni interessate e la seconda, tra le province pugliesi destinatarie, con la seguente (s)proporzione in questo asse del PON: per ogni euro destinato in Capitanata, per abitante residente, arrivano circa 4 euro procapite nella regione destinataria dei maggiori finanziamenti!”.
Il prefetto Raffaele Grassi recentemente, nella Sua lettera aperta e negli altri interventi sulla tematica, ha pregevolmente sottolineato la necessità di collaborare tutti insieme per fare rete e di lavorare all’unisono. Istituzioni, parti sociale e cittadini, anche in questa provincia, per ottenere concreti risultati. “Noi ieri a San Severo, con il nostro presidente nazionale Pino Aprile e gli altri valenti relatori partecipanti ad un incontro pubblico, abbiamo proiettato esempi positivi di come si è agito, in termini di antimafia sociale in territori complessi come la Locride e Scampia proprio nel senso auspicato dall’attuale capo del UTG foggiano e degli altri rappresentanti istituzionali venuti in Capitanata negli ultimi mesi – sottolinea il rappresentante di ET-M24A che, proseguendo, rilancia –
solidarietà accorata al consigliere di San Severo per il vile gesto che ha subito ieri. Lo Stato però può e deve fare di più in Capitanata, partendo da ciò che noi abbiamo già affermato nei nostri precedenti comunicati del 06 e del 21 gennaio, cioè dal rafforzamento dell’organizzazione territoriale ed il potenziamento degli organici al miglioramento della situazione infrastrutturale del settore Giustizia in Capitanata. Inoltre, come affermato dalla DIA, nel suo report del 2018 sulla correlazione tra crisi economica, alto tasso di disoccupazione, giovanile e non, e la maggior adesione alle strutture mafiose delle giovani leve nel Mezzogiorno, bisogna che il Territorio si muova attraverso la cd antimafia sociale ma che lo Stato si muova altrettanto alacremente in termini di investimenti e spesa pubblica oggi fortemente carenti nel Mezzogiorno e in Capitanata (carenza evidenziata recentemente anche dall’Unione Europea),impieghi e quindi lavoro visto che, anche in questo caso la Capitanata ha drammatici dati economici e sociali .