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San Marco in Lamis, mercoledì 2 maggio 2018 - Da appuntamento internazionale a sagra interna per pochi intimi. La Fiera Internazionale dell'Agricoltura e della Zootecnia di Foggia, nell'anno della vigilia della sua 70esima edizione, ha galleggiato in una imbarazzante incertezza di scopi e obiettivi. La Fiera di Foggia da luogo di approdo naturale dei prodotti agricoli e zootecnici, soprattutto derivati dall'allevamento ovino ...
è diventata la sagra delle ovvietà, passerella per pochi intimi e luogo d'incontro degli amici dei soliti noti, che dal 2011 avevano promesso di rilanciare la campionaria foggiana e che hanno saputo regalare solo una gestione commissariale, con le sue decisioni bocciate anche dall'ANAC, anticamera del definitivo affondamento dell'ente autonomo, un tempo orgoglio della Capitanata e della Puglia.
Credo che sia arrivato il tempo di dire basta al commissariamento e ai silenzi del governo regionale, che continua a evitare di prendere una decisione chiara e precisa sul futuro della Fiera. Si volti pagina al più presto, si eviti ulteriori perdite di tempo e si lavori, sin d'ora, a fare del 70esimo anniversario un evento veramente internazionale e di grande respiro per ospiti e manifestazioni.