Antonio Del Vecchio
Foggia, lunedì 15 gennaio 2018 - La Comunità dei Frati Cappuccini e la Famiglia Francescana secolare della Curia monastica foggiana si apprestano a commemorare in pompa magna il 114 anniversario della Vestizione di San Pio da Pietrelcina. Tanto in coincidenza del primo Centenario della stigmatizzazione e del cinquantesimo della morte. Il tutto vedrà il suo momento clou con la visita alla tomba del Santo da parte di Papa Francesco, prevista, come noto, il 17 marzo prossimo.
A rendere noto gli avvenimenti è una apposita locandina in mostra, tra l’altro, nella Curia provinciale di Foggia. Si comincerà il 19 gennaio alle ore 17,30 con la conversazione su “Stimmate invisibili di Padre Pio” ( Piana Romana in Pietrelcina, 7 settembre 1910) a cura di Fra Fortunato Grottola, guardiano del Convento di Pietrelcina, seguita alle ore 18.00 dalla Celebrazione Eucaristica. Il 20, con inizio alla medesima ora, prenderà la parola il direttore di Padre Pio TV, Stefano Campanella, che si soffermerà su la ”Stimmate visibili di Padre Pio” (San Giovanni Rotondo, 20 settembre 1918) e, a chiusura, la Celebrazione Eucaristica. Il 21, idem per l’orario, Fra Luciano Lotti, segretario generale dei Gruppi di Preghiera, relazionerà su la “Scomparsa delle Stimmate di padre Pio” .
Anche in questo caso la serata si concluderà con la Santa Messa. Il 22 gennaio, anniversario appunto della Vestizione del Santo, avvenuta nel 1903 nella Chiesa del Convento di Morcone, sarà aperto ufficialmente, alle ore 17,30, l’Anno giubilare sul tema, con la celebrazione Eucaristica, presieduta da Fra Maurizio Placentino, Ministro Provinciale della religiosa provincia di Sant’Angelo e Padre Pio. Va precisato ulteriormente che gli interventi e sacre funzioni sopra descritti avranno luogo tutti presso il citato Convento di Morcone, Quello della vestizione era ed è un avvenimento assai caro ed avvertito non solo dai religiosi di ieri e di oggi, ma anche dagli ex-allievi. Lo è per via dei forti sentimenti ed emozioni che l’evento suscita al momento e per i ricordi che ti lasciano segnato per sempre.
E questo non a torto. Infatti, l’anzidetta “vestizione” non comporta solo l’apparente assunzione di un abito diverso da quello usuale, ma il definitivo cambio di passo del modo di essere e di agire di ciascuno ‘chiamato’. Egli si trova, come in guado, sospinto da emozioni contrastanti, da una parte soffre per l’allontanamento e la temuta perdita degli affetti da e verso i propri genitori e famigliari, dall’altra avverte il sentimento del dovere che lo spinge ad intraprendere la nuova strada, che lo porterà verso la crescita spirituale e culturale di una nuova vita, supportato dalla visione di un Padre Celeste, che governa ed ama l’intera umanità. San Pio, prova anche lui i medesimi sentimenti e li esplicita nei suoi scritti con grande garbatezza d’animo e di ingegno.