Redazione

Gargano, martedì 24 novembre 2015 - Le Associazioni di categoria rappresentanti del settore turismo facendo seguito alle osservazioni fatte in relazione al Piano attuativo Regionale dei Trasporti per il periodo 2015‐1019 ed alla luce delle discussioni in atto CHIEDONO alla Regione Puglia di reinserire tra le priorità del PRT il completamento della strada a scorrimento veloce del Gargano nel tratto Vico del Gargano –Peschici – Vieste – Mattinatella,    una precondizione necessaria per l’inserimento della stessa tra le grandi opere infrastrutturali da inserire nel Patto per la Puglia in vista della definizione del Master Plan per il Sud.

 Una priorità che deve essere riportata anche all’Anas per l’inserimento di tale progettualità nei propri programmi pluriennali. Il completamento della superstrada è una esigenza storica del Gargano che, anche alla luce della dotazione infrastrutturale complessiva    del promontorio, appare fondamentale per assicurare, consolidare e sviluppare la vocazione turistica di questa zona della Puglia, associata al rilevante patrimonio ambientale dell’Area Protetta di uno dei Parchi, quello del Gargano, tra i più importanti d’Italia.

Un territorio, quello interessato dalla superstrada del Gargano, che se ha una popolazione residente di poco meno di 190mila abitanti,    registra – solo nel territorio dei quattro comuni interessati dall’eventuale completamento  ‐ oltre 450 strutture ricettive censite con oltre 81mila posti letto che nel 2014 hanno generato più di 393mila arrivi pari a quasi 3milioni di presenze; di queste il 90% tra Peschici e Vieste, i due territori più lontani dalle principali arterie di trasporto e quindi difficilmente raggiungibili per i turisti. Gargano che complessivamente, pur con le note difficoltà di infrastrutturazione che comportano una difficoltà nella destagionalizzazione dei flussi ed una offerta turistica concentrata nei mesi estivi , ha rappresentato nel 2014 oltre il 31% degli arrivi dell’intera Regione Puglia.

Queste considerazioni di carattere meramente economico vanno inoltre affiancate da valutazioni più generali che prendano in considerazione la dotazione complessiva di infrastrutture sociali del territorio di riferimento, sulla base dei principi di perequazione e sostegno di aree svantaggiate. Principi che    dovrebbero sempre essere messi alla base delle valutazioni di opportunità nella definizione delle priorità per gli investimenti pubblici.   In allegato le schede per le tre tratte necessarie al completamento, elaborate sulle base delle analisi progettuali predisposte da Anas