Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, lunedì 16 novembre 2015 -  Banca chiusa: continuano i disagi e le lamentele, a Rignano Garganico. Il riferimento è allo sportello del Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, inattivo dal 25 settembre scorso. E questo, come noto,  a seguito dello scoppio di una bomba che, oltre a permettere lo svaligiamento del bancomat, aveva procurato danni consistenti alla strumentazione, all’arredo e alla medesima struttura. A soffrirne maggiormente del mancato servizio sono soprattutto gli anziani e le persone malate, costretti a raggiungere gli sportelli più vicini di San Marco in Lamis e di San Giovanni Rotondo per fare provviste e pagamenti.

 Al momento nessuno è in grado di dirci quando sarà riattivato il servizio, anche perché i tempi tecnici per venire a capo alla situazione sono quelli che sono e vanno per conto loro, indipendentemente dalla buona volontà di chi amministra o dirige il sodalizio. Anzi quando ha potuto, la stessa si è fatta in quattro per venire incontro ai clienti. Il primo e il due ottobre aveva messo a disposizione un’apposita navetta, che per l’intera mattinata aveva fatto la spola da e per San Marco, permettendo ai pensionati di assolvere agevolmente le incombenze mensili. Da rilevare,ancora,  che fin dal primo giorno è sceso in campo per sostenere la soluzione del problema, l’Amministrazione Comunale con il sindaco Vito Di Carlo in testa e dei numerosi ed attivi soci locali della banca.

Anzi, il primo cittadino, in sintonia con i dirigenti del sodalizio,  aveva detto che  “mai e poi mai” la banca chiuderà i battenti, contrastando così le varie Cassandre  locali e le solite malelingue a loro avverse. Pare che gli inghippi da superare, prima di mettere mano al ripristino, siano di ordine assicurativo e risarcitorio. Insomma, quando c’è un disservizio o manca del tutto come nel caso in questione, a pagare sono sempre gli ultimi della classe sociale, ossia anziani.