Antonio Del Vecchio
Gargano, mercoledì 20 marzo 2024 - Il paese ha visto nascere, e per un po’ di tempo anche vivere, due musicisti veri e creativi, entrambi importanti e affermati. Si tratta di Domenico Corigliano (1798 – 1838), appartenente all’omonimo casato che ha gestito con i suoi titolati, prima baroni e poi marchesi, il Feudo di Rignano Garganico e Villanova, e di Matteo Del Vecchio, tutt’ora vivente e operativo. Del primo si sa tutto, inserito com’è nell’Enciclopedia Treccani (si veda anche volume sul personaggio a cura dell’etnomusicologo Salvatore Villani), dell’altro ne diamo notizie ora.
Anche perché ha vissuto ed ha operato fin dall’adolescenza, come scrive egli stesso nell’appunto biografo recapitatoci. Lo si fa per due motivi: conoscere e far conoscere l’uomo e le sue opere anche alle generazioni presenti e future del suo paese natale e pugliese in generale. E ancor di più per evidenziare la giustezza della scelta e l’attribuzione del Premio Jalarde 2024 (17 agosto 2024, nell’ambito di Borgo Divino), dovutogli per le sue straordinarie creazioni in campo musicale, parecchie delle quali già pubblicate.
Ma chi è Matteo Del Vecchio? Matteo Del Vecchio, classe 1950, è figlio di Giuannidde, alias piccolo Giovanni (per via della modesta statura del nonno) e di Faéla (Raffaela) , figlia di Carminuccio la “chucchiére” (suo nonno materno) che in gioventù aveva fatto il cocchiere). E’ sposato ed ha una figlia. Della famiglia di origine restano una sorella sposata a Bologna e due fratelli, sposati, uno a Bologna e un altro a Lecce.
Ha vissuto a Rignano fino alle elementari. Avendo una buona riuscita a scuola, i suoi genitori ritennero opportuno fargli continuare gli studi classici, come da tradizione salesiana. Ha fatto l’esperienza educativa e comunitaria, negli anni, in istituti Salesiani a Roma e dintorni. Ha frequentato gli studi classici, come educatore fra i ragazzi della scuola media a Borgo Ragazzi Don Bosco in Roma. In questo ambiente è stato attratto dal desiderio di affrontare studi musicali. Ha iniziato in modo personale il percorso. Con l’aiuto di maestri specifici in campo musicale, inizialmente in modo autonomo, poi con frequenza, ha conseguito il Diploma di Musica Corale presso il Conservatorio Santa Cecilia in Roma. Nel 1982 diventa socio SIAE con la qualifica di Autore e Compositore.
Ha portato a termine, dopo una interruzione, gli studi classici, conseguendo la Licenza presso l’Università Lateranense in Roma. Nel 1982 gli viene fatta la proposta (accettata) di offrire il suo insegnamento in musica nella scuola media salesiana “ Borgo Ragazzi Don Bosco” di Roma, anche con un ruolo di componente del Consiglio direttivo per le attività didattiche ed extra didattiche. Nel 1991 è operativo nella scuola Istituto Salesiano Villa Sora di Frascati (Roma) quale docente di Musica e Componente del Consiglio Direttivo. In pensione nel 2016, su cortese richiesta della Direzione dell’Istituto, ha continuato l’insegnamento anche in piena pandemia, fino a Luglio 2022.
Nel 1983, su invito del parroco di Rignano don Pasquale Granatiero , ha trascritto una serie di brani popolari registrati dal vivo in paese. La raccolta porta il titolo “La Mundagne de Rignano”. Convinto della grande importanza educativa del canto per i ragazzi non solo attraverso l’ascolto, ma soprattutto con la partecipazione attiva, ha realizzato una serie di lavori con testi e musiche originali. Gli stesi ragazzi hanno partecipato alle varie registrazioni. Ha inciso per le Edizioni Elledici di Torino “Canta e cammina”, comprendente canti per ragazzi.
Ha realizzato e messo in scena con gli stessi allievi alcune novità su tema tratte da: “La storia della bambola abbandonata”; la Follia di Don Chisciotte; Marcellino Pane e Vino; Quanto è lontano il cielo. Ciò con adattamenti e musiche originali. Nel 1985 ha realizzato un video con 4 brani originali dal titolo “I giovani e il futuro della Comunicazione”, trasmesso in Italia e in Irlanda sulla rete nazionale Rai 1.
Nel 2014 ha pubblicato in proprio due raccolte di canti, composti all’interno dell’ attività didattica , dal titolo “ Se ti scoppia il cuore” e “Accendi tu il cuore”, con testi che si ispirano a temi vicini alla sensibilità dei ragazzi e preadolescenti, quali: solidarietà , accoglienza, pace, voglia di esprimersi. Tali canti sono di facile esecuzione per tutti, con estensione vocale comoda, facili da apprendere.In piena pandemia con gli allievi della scuola ha realizzato due raccolte di canti per ragazzi, che hanno richiesto un notevole sforzo organizzativo. Le raccolte sono state presentate a ottobre 2022 sul canale “Youtube”Don Bosco” di Roma con il titolo “Luce nella notte” e “Un giovane come me”. Ad Maiora!