Redazione

Rignano Garganico, lunedì 28 agosto 2023 -  Sono partite ieri sera le consultazioni per la creazione di un movimento che sia alternativo alla lista di maggioranza Rignano che Vorrei, così come già accennato più volte in precedenti servizi. A più di un anno di distanza dalle ultime consultazioni amministrative del giugno 2022 e a tre anni e mezzo dalle prossime elezioni comunali si è rimessa in moto la macchina organizzativa della politica locale, probabilmente anche in vicinanza delle consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale della Città di Foggia, delle Regionali Pugliesi e delle Europee.

A quanto pare l’idea è quella di mettere assieme le migliori professionalità ed esperienze nate nei laboratori politici di Uniti per Rignano e di Viva Rignano Viva, dando spazio anche ai delusi di Rignano che Vorrei. I primi ad essere consultati nei prossimi giorni saranno i consiglieri di minoranza Matteo Stanco (candidato sindaco di Uniti per Rignano), Giosuè Del Vecchio ed Emanuele Di Fiore (candidato sindaco di Viva Rignano Viva). Poi verranno avvicinati gli scontenti di Rignano che Vorrei, che vedeva come candidato sindaco l’attuale primo cittadino Luigi Di Fiore. Già individuata la figura del possibile futuro primo cittadino, un giovane professionista molto conosciuto in paese e fuori dal paese. Secondo alcune indiscrezioni trapelate proprio ieri sera non ci sarà la guerra alle persone, ma si inizierà un serio e serrato confronto sulle cose fatte e non fatte e sulle possibilità di crescita del paese.

Diversi i punti fondamentali su cui si discuterà nei vari incontri tra privati:

  • realizzazione della RSA o Casa di Riposo;
  • vendita della Casa di Napoli del compianto Giuseppe Ricci per realizzare la RSA;
  • lotta alle dipendenze patologiche di qualsiasi forma con l’avvio di centri di ascolto e percorsi di cura per utilizzatori di droghe e alcool e per gli affetti da ludopatia;
  • realizzazione di una comunità circolare e di una comunità energetica rinnovabile veramente sostenibili;
  • rilancio e riduzione dei costi della raccolta differenziata con avvio di progettualità mirate all’incentivazione dei cittadini maggiormente ricicloni;
  • salvaguardia e rilancio delle produzioni locali tipiche (agricoltura, artigianato e pastorizia) e delle manifestazioni storiche e innovative;
  • rigenerazione urbana con scelte programmatiche realmente confacenti alle esigenze della popolazione locale, fatta prevalentemente di anziani;
  • rilancio e ripopolazione del centro storico con progettazioni mirate al recupero funzionale delle abitazioni, all’avvio di aziende ricettive e dedite alla ristorazione;
  • rilancio del Museo di Grotta Paglicci e Musealizzazione della Rotte de Jalarde;
  • affidamento della gestione del turismo archeologico ad una task-force di soggetti rignanesi esperti nel settore;
  • rilancio complessivo del turismo nel campo culturale, religioso, ambientale ed eno-gastronomico, con la creazione di un unico marchio per tutti (#madeinrignano);
  • lotta all’accentramento dei poteri tra ruoli politici, amministrativi, aziendali e associativi;
  • incentivi alle imprese e professionalità rignanesi che già investono o vogliono investire sul territorio, senza necessariamente affidarsi ad esperienze di soggetti esterni alla nostra comunità, come accade oggi;
  • lotta acerrima alla frase “Perchè si deve arricchire solo lui? Io non glielo faccio fare, non lo faccio io, non lo deve fare nemmeno lui“, che continua a penalizzare gli investimenti a Rignano.

Saranno contattati anche alcuni degli attuali amministratori comunali per l’avvio di dialogo costruttivo e per verificare l’eventualità di partire con progettualità innovative a sostegno della popolazione anziana (in netta maggioranza) e di quella giovanile (sempre meno concittadini restano in loco, preferendo trasferirsi altrove per studiare o lavorare e per trovare nuovi stimoli vitali).

Al momento non siamo riusciti a sapere altro, ma vi terremo informati sugli sviluppi del gruppo e da chi è composta l’Alternativa.