Angelo Riky Del Vecchio
Gargano, venerdì 28 aprile 2023 - La mattinata di domenica 30 aprile 2023, è possibile trascorrerla all’insegna della natura e dello sport. Saranno percorsi, infatti, buona parte del nuovo sentiero naturalistico “Centopozzi – Rocelavacca” che collega i comuni di Rignano Garganico e San Marco in Lamis. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra il Comune di Rignano Garganico, le Associazioni Centro Studi Grotta Paglicci, ...
Pro Loco Rignano Garganico, Nordic Walking Sud sez. Rignano Garganico, ANVVFC delegazione di Rignano Garganico, Gargano Wunderland, con il patrocinio del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano, del GAL Gargano Agenzia di Sviluppo e del Parco Nazionale del Gargano. Chiunque è invitato a partecipare.
Di seguito il programma dettagliato della giornata:
- ore 09:00 PARTENZA dalla località “Lucito” (incrocio tratturo Dolina Centopozzi).
Questo il link per la posizione esatta del punto di partenza LINK.
Durante il percorso, con il supporto del Dott. Giovanni Russo, si dedicheranno alcuni momenti didattici alle bellissime orchidee spontanee del Gargano;
- ore 11:30 APERITIVO GARGANICO nell’area picnic attrezzata di Dolina Centopozzi;
- ore 12:30 RIENTRO AL PUNTO DI PARTENZA.
L’organizzazione consiglia per questa escursione scarpe da trekking, abbigliamento comodo e traspirante, giacca a vento e k-way, bastoni telescopici e zaino con riserve d’acqua. In caso di condizioni climatiche avverse l’escursione sarà rimandata a data da destinarsi. Un bel momento per passare qualche ora in spensieratezza tra la natura. Non solo, ma natura fa rima con cultura. Eccovi al riguardo alcune notizie importanti da sapere sull’essere e storia della sorgente. Notizie tratte dall’apposita guida dal titolo “Rignano Garganico /Viaggio Segreto nel più piccolo Comune del Gargano” di chi scrive.
“La Dolina di Centopozzi. Un’altra caratteristica del paesaggio montano di Rignano è costituita dalle doline, pure originate dal fenomeno carsico. Sono come dei piccoli crateri che a differenza di questi hanno un fondo di terreno coltivabile e permeabile. Di esse vi sono alcune ricolmate da sassi di riporto, derivate dallo spietramento dei campi, e coperte da una coltre di terreno fertile commisto a concime animale.Di doline nel territorio di Rignano se ne contano a centinaia, forse la più alta densità del Promontorio. La dolina più grande (seconda solo a quella di Pozzatina in agro di Sannicandro Garganico) si chiama Centopozzi. Una denominazione, quest’ultima, non casuale, ma che si riferisce agli innumerevoli pozzi esistenti, oggi in parte interrati, riempiti di acqua e sicuramente, ieri, anche di acqua completamente sorgiva, come testimonia un antico documento. Sorgenti in seguito estintisi, sprofondate in qualche inghiottitoio, originato dal medesimo fenomeno carsico.
Attualmente Centopozzi, grazie all’intervento del Parco Nazionale del Gargano di qualche tempo fa, con l’avvenuto recupero – ripristino delle principali cisterne, dei muri a secco, del verde e soprattutto con il mascheramento delle improvvide colate di cemento e di asfalto degli anni ‘80, è diventato l’angolo più suggestivo della zona, assai frequentato dai turisti e dagli amanti della natura. Da rilevare che nelle vicinanze si trova pure una omonima “cava dismessa” sfruttata sino alla fine del dopoguerra (inseparabile custode factotum, il rignanese Giuseppe Danza e famiglia). La stessa, detta anche “cava dei pezzi” (‘pizze’), per via delle rocce calcaree compatte fu utilizzata nei secoli scorsi dagli scalpellini locali per la realizzazione dei bei portali che ornano case e palazzi di Rignano e soprattutto della vicina San Marco in Lamis (Si vedano al riguardo, i relativi volumi sul tema, editi a ns cura negli anni recenti dalla Regione Puglia).
Della sua antica esistenza se ne parla per la prima volta nella concessione data nel 1029 da parte del Catapano bizantino Cristoforo Protospatano al monaco Proto, abate di San Giovanni in Lamis (Attuale convento di S.Matteo). A proposito di confini, nel testo si legge, tra l’altro: “…et quomodo ascendit ad Guardiolam, et vadit ad Monte Conditii, prope Rinianum, deinde salit contra Turricellam et vadit ad locum qui dicitur Jova ubi surgunt acquae (attuale Centopozzi) ,et postae salit ad Magnum Montem Guardie...”che potrebbe coincidere con la zona del distrutto Semaforo ”. Come risaputo, le citate località si trovano a circa tre chilometri e passa da Rignano sul fianco Ovest della S.P. per San Marco in Lamis. “