Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, mercoledì 16 novembre 2022 - Incontro dibattuto e partecipato sulla raccolta differenziata, a Rignano Garganico. Incontro, svoltosi ieri sera nella sala consiliare comunale, stracolma di pubblico come non mai e con un unico protagonista e mattatore, di cui si dirà. A prendere la parola per primo è stato il sindaco Luigi Di Fiore, che si è complimentato con il pubblico per la loro massiccia presenza e nel contempo del loro interesse per un tema, la cui soluzione dimostra e ha dimostrato da sempre il grado di civiltà di un popolo.
In sintonia si è inserito anche il consigliere delegato al ramo, Paky Longo, che ha posto il suo accento sul personale, che ha lavorato sodo sulla popolazione servita, convincendola pian piano sull’utilità e necessità della raccolta differenziata dei rifiuti urbani e rurali. A ruota lo ha seguito Antonio Aniceto, anche lui consigliere delegato, che si è dilungato ad elencare i pro o contro della ‘differenziata’, previsti dalla legge in merito e delle eventuali sanzioni da comminare in caso di inadempienza. Il tutto da prevedere ed osservare in una prossima ordinanza che sarà diffusa porta a porta tra gli abitanti.
Meriti ed eventuali demeriti vanno, comunque, oltre che all’ Amministrazione comunale, anche alla ditta appaltatrice. Si tratta della Sima Ecologia di Apricena che da tre anni e passa gestisce l’appalto, con la messa a disposizione di tutti i macchinari occorrenti per la raccolta e il trasporto ai vari livelli del materiale e soprattutto dell’utilizzo del personale del posto, indirizzato e preparato a dovere non solo nel mestiere ma anche nel rapporto umano con il variegato pubblico della cittadina. Parole del responsabile dell’impresa in menzione, Dario Angeloro.
Dopo di che il discorso illustrativo è proseguito sino alla fine da parte del titolare della stessa, Mario Giovanni Rosito, che, alla pari dell’azienda in menzione di Apricena, da ben trentacinque anni segue passo passo l’evoluzione della materia e della sua maturata esperienza in campo. Ha parlato con passione, da vero e proprio mattatore della serata, chiarendo ogni pur minima perplessità sull’ evento odierno e rispondendo di volta in volta ai vari appunti messi a fuoco dal pubblico intervenuto. “Siamo al 68%, puntiamo nella convenienza di tutte le parti in causa ad arrivare all’80%”. Tanto da spiccare il volo ed essere qualificato come migliore comune ‘riciclone’ della Puglia sia in termini di salute pubblica e di nettezza urbana, sia come attività commerciale ed economica.
Giusto guadagno per l’impresa, migliore servizio per i cittadini, ed anche come si è sopra accennato sul fronte occupazionale. Tenere cinque o sei giovani occupati, significa mantenere in vita altrettanto famiglie, arginando così in parte anche il declino demografico di un piccolo centro come Rignano. Solo così, a dir suo, si farà una saggia e sana economia.
Tanti gli interventi dalla platea. Tra l’altro, Michele Longo, che ha posto l’accento sull’informazione che va fatta appuntino, trovandoci di fronte ad una maggioranza di soli anziani. Leonardo Del Vecchio, dal canto suo ha evidenziato la bontà del personale impegnato, mentre la docente Antonietta Gaggiano, a più riprese, ha messo in evidenza alcuni interrogativi sulla materia raccolta.
Altri ancora hanno chiesto spiegazioni su alcuni materiali definiti fuori raccolta, come Tonner, rifiuti tecno-elettrici, ecc. Su questa, a quanto si è risposto, si potranno fare contratti da “privati a privati” direttamente con l’azienda interessata.
Interrogativi in giro ma non posti riguarderebbero – secondo alcuni – la stessa Tari, perché per esempio far pagare l’onere alle case chiuse, scollegate dai servizi pubblici essenziali come acqua e fogna, elettricità, gas, ecc., solo perché si conserva all’interno l’arredo-mobilio-biancheria dei propri genitori? Sarebbe un’ iniqua e anti-umana tassazione, in quanto imposta sui ricordi del proprio passato e delle persone care che non ci sono più. Un inconveniente, quest’ultimo, difficile da togliere, in quanto fissato da una normativa dello stato. Lex, dura lex!