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Gargano, lunedì 24 ottobre 2022 - Le valli ubicate lungo il primo gradone del Gargano sono state da sempre abitate a partire dal Paleolitico più remoto, come testimoniano i numerosi ritrovamenti di Grotta PaglicciGrotta Spagnoli, Valle Palombara, Valli di Ividoro, Valle di Vituro e Valle dell’Infermiere. Tra le scoperte più recenti vi sono quelle legate all’arte rupestre: quelle della Valle di Ividoro a Rignano Garganico e quelle ubicate in territorio di San Giovanni Rotondo, che sembrano state realizzate dalla stessa mano artistica.

Sempre nel territorio sangiovannese sono state rinvenute altre cavità con ulteriori pitture rupestri e graffiti (Valle Granara e Valle Salerno). Altre grotte con reperti artistici rupestri sono stati rinvenuti nella Valle del Sorgo, in agro di Manfredonia.  Sembrano essere state realizzate nella stessa epoca, con lo stesso materiale e addirittura dalla stessa mano. Queste ricchezze artistiche e preistoriche, come tutte le altre rinvenute sul Gargano, andrebbero meglio valorizzate e meriterebbero l’onore di un Museo ad esse dedicate o comunque di una mostra permanente. 

Nella Valle Salerno nell’aprile 2015, in un riparo a mezza costa, i ricercatori-esploratori Mario Fabbri e Severino Stea hanno rinvenuto una pittura parietale raffigurante, presumibilmente, un sole realizzato in ocra rossa e alcune incisioni. La pittura è molto simile a quelle ritrovate tempo addietro da Fabbri e Stea nell’adiacente Valle del Sorbo il cui studio e relativa documentazione sono state pubblicate di recente negli “Atti del 34°Convegno Nazionale di Preistoria, Protostoria e Storia della Daunia”.  Inoltre nella perlustrazione nella Valle del Sorbo, sul versante opposto al riparo delle pitture, hanno rinvenuto diverse incisioni. 

Nello stesso giro di escursioni i due hanno voluto ripercorrere la Valle del Sorbo all’interno di un riparo una serie notevole di incisioni già individuate nel lontano 2003. Quindi  per un’analisi più attenta e precisa si sono avvalsi, nel sopralluogo, della compagnia del prof. Armando Gravina. Lo stesso tipo di incisioni sono state rinvenute nella Valle Palombara e nelle Valli di Ividoro a Rignano Garganico. Alcuni ricercatori ed appassionati del posto e non solo, tra cui i già citati Mario Fabbri e Severino Stea di San Marco in Lamis, Enzo Pazienza e Angelo Riky Del Vecchio di Rignano Garganico e Armando Gravina di San Severo le hanno scoperte e fatte conoscere agli esperti della Soprintendenza Archeologica della Puglia. Di più non è stato fatto, tra l’indifferenza delle Pubbliche Amministrazioni, che continuano ad ignorare questi preziosi beni del passato, che le antiche genti garganiche ci hanno lasciato e tramandato fino ad oggi.