Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, venerdì 15 luglio 2022 - Quando non si hanno notizie e date storiche di rilievo, di solito si va alle interpretazioni costruttive. Nel nostro caso di più fasi, in quanto la nostra Chiesa di fattura attuale rinascimentale ha subito nel corso dei secoli una serie di rifacimenti, spesso dovuti, più che a idee di abbellimento, a terremoti e ad altri cataclismi. È questo che tenta di fare l’architetto G. Luigi Coletta con il suo studio-relazione dal titolo “Mille anni di storia / genesi della chiesa madre” in , quasi un libro messo su dall’interessato nella capitale, dove vive ed opera da anni, ma con salti in paese di nascita, Rignano Garganico, di tanto in tanto durante l’anno, per motivi famigliari e qualche volta anche di lavoro.
In passato si è occupato anche lui del ben conservato monumento religioso, a cui il popolo è ben attaccato per storia e tradizione e dai forestieri molto apprezzato per la sua bellezza architettonica di richiamo. Qui ha progettato e diretto nel recente passato vari interventi di recupero- restauro assai apprezzati, interessandosi di riportare alla,sua origine taluni affreschi del pittore milanese Natale Penati sgualciti dall’incuria del tempo e dell’ umidità. E ci è riuscito in pieno. Negli anni ’80 Coletta si interessò assieme ad alcuni tecnici di Roma del primo Piano Regolatore del paese, approvato dall’Amministrazione Viola nel maggio del 1980, in seguito bloccato in Regione per le solite lungaggini burocratiche. Ritornando allo studio – relazione, bisogna ascoltarlo e recepirlo per saperne di più.
Comunque sia, il lavoro sarà presentato il 7 agosto nella stessa chiesa, alle ore 20,00. La manifestazione è organizzata e proposta dal Centro Studi Paglicci, rappresentata da Enzo Pazienza, che introdurrà il tema e dalla Parrocchia da don Santino Di Biase in testa, che tirerà le conclusioni. Va detto che della predetta Chiesa matrice si sono occupati storici come Padre Doroteo Forte, A. Cappelli, Giuseppe Del Re e chi scrive, rilevando dati e date importanti, alcune delle quali contenute in una Platea delle quattro chiese di Rignano del 1776, ancora inedita.
Ci ha provato a dipanare il medesimo discorso interpretativo dei rifacimenti anche Alfredo De Biase dell’archivio di Stato di Foggia e già direttore del Museo di Manfredonia-Siponto in uno approfondito studio già presentato alle università spagnole e lo scorso anno nella chiesa del paese in questione. Da non dimenticare che il riconfermato sindaco Luigi Di Fiore ha auspicato la massima unità in tutte le iniziative di sviluppo culturale e turistico del paese, unendo tutte le intelligenze e competenze, e a non ripetere più le divisioni negative del passato remoto e recente. Dell’avviso sono in molti a pensarlo in paese. L’autonomia è un conto, andare a briglie sciolte è un altro conto. Comunque sia al nostro “Gino” Coletta auguriamo, come testata giornalistica, un avvertito e meritato.
Ad Maiora,!