Angelo Riky Del Vecchio

Rignano Garganico, domenica 27 marzo 2022 -  Il medico Matteo Draisci non c’è più, stroncato da una malore improvviso qualche ora fa. Era nato a Rignano Garganico (FG) nel 1957 e si era laureato in Medicina e Chirurgia nel 1982 presso l’Università degli Studi di Perugia. Dal 1983 era iscritto all’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Foggia. Vasta la sua carriera umana e professionale. Da sempre si è occupato di assistenza e cure di pazienti psichiatrici.

A ricordarlo, con il groppo alla gola, l’amico Angelo Mastrillo, che con lui aveva condiviso la passione per lo sport e poi la predilezione per l’ambito sanitario. “Avendo conosciuto suo padre Giovanni, che morì prematuramente, vedevo in lui il DNA di una persona sempre prodiga verso gli altri – ci spiega commosso Angelo Mastrillo – come dire che badava al sodo, invece che alle chiacchiere. Mi accomunano a lui la passione per il pallone a fine anni ’70 e poco dal punto di vista professionale, se non il fatto che entrambi siamo stati impegnati in ambito sanitario; forse perché mi sono trasferito fin troppo presto in quel di Bologna, lasciando l’amata Rignano. Lo ricordo sempre con grande rispetto e stima, anche se la frequentazione da Rignanesi è stata limitata agli anni ’70 e più precisamente tra il 1976 e il 1978″.

 

Una foto di una delle squadre rignanesi degli anni ’70.

Mio padre mi racconta che quando lui e la sorella Giuseppina (docente) frequentavano la casa di nonna erano bambini e il padre Giovanni, pure medico, era venuto meno qualche anno prima. Si intrattenevano a casa dei miei nonni per gustare il pancotto, di cui erano molto ghiotti. Si pranzava nella mansarda – soffitto, dove non c’erano le comodità odierne, ma ci si arrangiava alla meglio.

Una volta mentre, ospiti e famiglia, erano a tavola, pronti a gustare il piatto prelibato, mia nonna era intenta a scolare il pane, facendo scendere l’acqua nell’apposito secchio dell’acqua sporca. Ma ad un tratto, per una manovra sbagliata, la stessa si lasciò scappare di mano la caldaia è il suo contenuto. Figuriamoci la delusione di tutti e, in special modo dei due ospiti bambini! Mia nonna rimediò subito, cucinando di nuovo il tutto e il pasto fu servito ai commensali nel giro di una mezz’oretta e tutti furono contenti.

Mio padre frequentò Matteo e nel contempo la moglie, pure psichiatra, quando si trovarono per diversi anni ad operare presso il Centro psichiatrico dell’Umberto I, allora fiore all’occhiello non solo del Gargano ma dell’intera Capitanata. Entrambi i coniugi parteciparono al lavoro intenso del loro collega – dirigente della struttura, Antonio Pettolino, scomparso qualche anno fa, basagliano di ferro, come loro e abituati a mettere in pratica le nuove terapie per i malati di mente, fino ad allora reclusi nei manicomi.

Per Matteo il lavoro era tutto e seguiva con passione ogni evento e soprattutto la cura dei pazienti. Mai un gesto di arroganza nei loro confronti. Anzi li riteneva compagni di strada, nella vita, si intende. Draisci, Medico Psichiatra, era responsabile del Centro Igiene Mentale di San Severo. Oggi lo piangono non solo i Rignanesi, ma tutti i colleghi, amici e parenti che lo hanno amato e sostenuto.

Buon viaggio Matteo!