Antonio Del Vecchio
Rignano Garganico, giovedì 2 dicembre 2021 - Ad horas gli americani di Rignano ritornano in USA. Lo fanno dopo aver sostato a lungo negli ultimi mesi in paese e nel resto d’Italia a visitare le nostre città maggiori e ad ammirare le loro bellezze artistiche e culturali, a cominciare dalla Capitale Roma. Nelle ultime settimane da cinque erano diventate in sette in famiglia. Li avevano raggiunti infatti, il padre e la madre di Lei, Jacqueline. Sosterranno per qualche giorno nella loro casa di Via Verdi, a Rignano, per permettere di fare conoscere anche ai nuovi arrivati il paese e i famigliari del loro capostipite italiano, Giuseppe Scipione Del Vecchio, emigrato nel 1912 e mai tornato nella madre patria.
Una vicenda di vita, quest'ultima, assai avventurosa, ricca di pathos e per certi versi prolifica sul piano della discendenza, di cui si è già scritto ed è quasi pronto un libro scritto a quattro mani da chi scrive e Jeremy, erede di quarta generazione del protagonista principale. Nonostante i suoi giri in ogni dove, Jeremy è stato quotidianamente a contatto con Rignano. Lo ha fatto previo messaggi chattati ad amici e parenti. Ecco di seguito, l’ultimo pervenuto al sottoscritto, qualche giorno fa, in perfetto italiano e assai ricco di sentimenti:
“Salve Tonino,Voglio informarvi che ho un'emergenza aziendale in America e devo tornare prima di quanto avessi previsto. Partirò la seconda settimana di dicembre. Voglio ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per aiutare la nostra famiglia a unirsi alla nostra famiglia italiana. È stato il periodo più felice della mia vita! Abbiamo così apprezzato il nostro tempo a Rignano e prevediamo con gioia il nostro ritorno qui presto. Spero di tornarci presto l'anno prossimo. Sono molto felice di aver avuto questa meravigliosa opportunità di vivere nella città natale del mio bisnonno - Giuseppe Scipione Del Vecchio. Ho trascorso molti giorni e notti meravigliosi qui, incontrando amici e parenti. Rignano Garganico è un posto molto speciale e sarà sempre casa per me e la mia famiglia. Attendiamo con ansia il momento in cui torneremo di nuovo qui. Vi auguro buona salute e forse avrò l'opportunità di vedervi prima di partire ufficialmente per gli Stati Uniti. Ti sarò per sempre grato, caro amico, per avermi reso possibile ritrovare la mia famiglia che era stata persa per così tanto tempo”.
C’è di più sul suo legame al paese e all’Italia, non solo di sangue, ma anche in termini di tradizione e di piacere gastronomico. Fa sapere di aver cucinato (si veda foto con la capo-famiglia Jacqueline, impegnata a cucinare le orecchiette alla rignanese). Secondo uno scritto pervenuto ancor prima a chi scrive sarebbero state gradite non solo dai cinque della famiglia Spurlock Del Vecchio, ma anche dai loro congiunti d’America sopraccennati. Le orecchiette sono state fatte a mano in paese dalla moglie di chi scrive e regalate agli interessati. Si tratterebbe di più chili, conservate in frigo. Tutto questo sta a testimoniare di quanto è grande la loro affezione e stima nei confronti della loro madre patria e delle sue tradizioni ed usanze. --