Antonio Del Vecchio

Rignano Garganico, domenica 28 novembre 2021 -  Progetto pronto per la Strada Provinciale 28, alias Pedegarganica, già finanziata da tempo con i fondi del CIS Capitanata. Infatti, ad horas è prevista la conferenza dei servizi e subito dopo si procederà all’appalto e all’esecuzione dei lavori di sistemazione radicale, richiesti ed attesi non si sa da quando tempo. E questo non a torto, perché la stessa ha una importanza notevole per tutte le zone che attraversa. Il riferimento è ai territori dei Comuni di Apricena, San Severo, San Marco in Lamis, Rignano Garganico e San Giovanni Rotondo, che potrebbero essere collegati in modo agevole con altra arteria, al porto di Manfredonia, così come lo era ieri, nell’antica Roma, con Siponto

. Non solo, ma l’infrastruttura assumerebbe per davvero un ruolo strategico per l’intera provincia, convogliando il traffico delle arterie minori non solo verso il mare, ma anche verso le altre città costiere del Nord barese. La notizia non appena si è diffusa in paese è stata accolta dalla comunità con una vera e propria ovazione. E questo perché, essendo la sua parte montana del tutto abbandonata, la vita economica del paese si svolge del tutto nella piana sottostante, servita in lungo e in largo dalla predetta S.P. Non a caso, non appena esaurita la discesa della montagna, è questa arteria che tocca per prima, a Villanova, minuscolo centro abitato, dove si concentra da tempi immemorabili la sua vita di scambio umano e commerciale.Qui, sono attive alcune aziende di trasformazione di prodotti agricoli e caseari, officine meccaniche, una sede periferica del Consorzio di Capitanata e, dato l’intenso traffico di automezzi, fino ad alcuni anni fa, aveva addirittura due strutture di rifornimento Carburante.

Villanova è stato un crocevia importante sin dai tempi dei romani, con le sue fosse del grano. Ed ancora durante la Dogana, come capoposta, con forno e rifornimento di ogni cosa, compresa l’acquisto della carne mortacina, utilizzata per la musciska. Da qui si collega con la direttissima a Rignano Scalo, già sede di stazione ferroviaria e del grande zuccherificio dell’Eridania ed oggi di un’altra importante fabbrica e con la ragnatela di strade che servono il suo vasto territorio messo a coltura. Negli ultimi tempi, la strada è impraticabile del tutto, piena di fossi e con l’asfalto usurato, che si intravede appena. Il suo stato è causa spesso di incidenti, con danni a persone e all’auto, talvolta anche mortale. L’ultimo incidente grave che ha visto la morte di un giovane risale a qualche anno fa. Poco più che trentenno, quest'ultimo,  apparteneva ad una famiglia bene di Sannicandro Garganico.

In quell’occasione, il sindaco di Rignano Garganico, Luigi Di Fiore, richiamò tutti gli Enti superiori a trovare da subito i soldi e a sistemare  la strada, considerata una delle più trafficate della provincia, per via del passaggio quotidiano degli addetti agricoli e soprattutto per l’attraversamento degli automezzi presenti, come gli autotreni che vanno e vengono dalle cave di Apricena, carichi di marmo e pietre varie. In sintonia si è espresso anche Giosuè Del Vecchio, v. sindaco ed assessore al ramo del medesimo centro abitato. “È da una vita che faccio su e giù da Bari per risolvere questo problema assai caro alla mia comunità, ma anche a me stesso, per via del mio mestiere di agricoltore. Ci passo tutti i giorni e a me il cuore si affligge per questo stato di cose. Ora che l’obiettivo è stato quasi risolto, mi sento per davvero appagato e contento di aver assolto al mio dovere di amministratore”. Dunque, evviva: è un altro problema risolto per la vita e lo sviluppo del più piccolo Comune del Parco del Gargano.

 

N.B. Nichi Vendola con Giosué Del Vecchio (alla sua dx) in sosta a Villanova in una delle tante e disastrose  alluvioni del recente passato