Angelo Ruberto
San Nicandro Garganico, lunedì 28 settembre 2015 - Che io cancellerei dal vocabolario! Una riforma, importantissima della nostra costituzione da applicare a tutti i livelli è la modifica dell’art. 67 sostituendo le parole “ogni membro parlamentare” con “ ogni cittadino eletto in qualsiasi competizione elettorale“ e, “senza vincolo di mandato” in “con vincolo di mandato” . In assenza di tale modifica, non ci sarà alternativa al M5S, perché, che siano i partiti, le liste civiche od altre formazioni politiche, tutti quanti una volta raggiunti i propri scopi (l’elezione) dimenticano il cittadino, salvo poi ricordarsene alle successive elezioni.
Oggi gli unici eletti, ai veri livelli, che hanno rispettato e, rispettano gli impegni presi con gli elettori sono proprio loro: gli eletti del M5S, i restanti fanno come gli pare e piace. Se così stanno le cose e, non stanno diversamente il rischio che molti cittadini, riconsegnino la scheda elettorale al comune, è alto. Cambiare maggioranza è un plateale tradimento, specie dopo aver fatto moralismo – oggi scopriamo falso – nella composizione delle liste che sostenevano la coalizione, essersi riempito la bocca durante la campagna elettorale con termini, come legalità, trasparenza, fiducia, rispetto degli elettori? Ma quando mai! Come recita il vecchio, ma mai fuori moda, detto: cambiano i suonatori, ma la musica rimane la stessa.
Il cambiamento avvenuto a San Nicandro Garganico, così come quelli che avvengono a livello nazionale, ha detto un’altra cosa – ove mai ce ne fosse stato bisogno - cioè, che molti si candidano nelle coalizioni/liste dove trovano posto e, senza nessuna intenzione di rispettare il voto ricevuto, anche se ai cittadini non importa nulla, visto che queste persone poi, i voti comunque li prendono. Persone che sistematicamente usano il proprio mandato elettorale a proprio uso e consumo, spacciando il loro comportamento come determinato dal bene comune. Ma quale bene comune? Se uno si candida in una coalizione avversaria e, poi alla bisogna (personale) fa il cd. salto del fosso solo per accaparrarsi una poltrona al sole mica è bene comune? No, è bene personale, il resto sono solo chiacchiere! Ma come ho detto prima, il fenomeno va oltre i confini sannicandresi, interessa tutta la politica ed, a livello nazionale danno un buon esempio in tal senso. Renzi docet! Sono sicuro che molti sannicandresi stanno rimpiangendo Vincenzo Monte, che ha preferito gettare la spugna, pur di non mettere in discussione la sua coerenza e, l’impegno preso con gli elettori.
Non potendo governare con chi è stato eletto: tutti a casa! Invece oggi la divergenza sull’adozione di certe misure, peraltro favorevoli ai cittadini, richieste dai consiglieri di Forza Italia, ha provocato la revoca delle deleghe al vice sindaco Ciavarella e, all’assessore Di Salvia, cambiando radicalmente la natura politica della nuova amministrazione, facendo venire fuori una sorta di santa alleanza che vede coinvolti consiglieri eletti in due coalizioni avversarie a quella dell’attuale sindaco. La fretta nella ricomposizione della giunta, con la nomina dei due nuovi assessori, però ha provocato già problemi. Infatti come si dice, il diavolo fa le pentole e, poi si dimentica il coperchio. Perché il coperchio, il sindaco lo ha dimenticato, come già sottolineato dal PD, componendo una giunta non rispettando la legge del Rio.
Una legge che prevede per i comuni come il nostro, con popolazione superiore ai 3.000 abitanti, una percentuale precisa di donne nella giunta, pari cioè ad almeno il 40% ed, a San Nicandro Garganico 1 su 5 non è il 40%! Ma come auspicato da Matteo Vocale, anch’io sono certo che il sindaco rimedierà a questo errore. Va da se, che solo gli stolti non cambiano idea ed, io sono pronto a cambiarla se questa nuova maggioranza stupirà i sannicandresi con la realizzazione di progetti utili alla collettività ! (anche se non ci credo molto)
di Angelo Ruberto